Ftse Mib: torna a dominare l’alta volatilità

Il FtseMib ha disegnato una candela black spinning top che mostra come nelle ultime due sedute della settimana viene rimangiato il guadagno realizzato nelle prime tre chiudendo l’ottava a -0.38%.

Lo storno era nell’aria considerando l’impulsività del movimento che ha caratterizzato la prima parte di febbraio. Non a caso tutte le operazioni intraday della settimana hanno puntato su una discesa dei titoli bancari.

Il massimo toccato mercoledì 19 febbraio a 25.483 potrebbe essere un importante Top di periodo sotto il quale inizierà una fase di consolidamento. Questo perché, dopo avere a lungo ignorato i rischi del Coronavirus il mercato percepisce il pericolo non appena sono arrivate le notizie che l’epidemia si sta propaga fuori dalla Cina e in particolare l’Italia è il paese europeo con il maggior numero di contagiati.

Il vero rischio è il panico che tipicamente annebbia la mente e rischia di innescare comportamenti poco lucidi, tanto nella vita quotidiana quanto sui mercati. Per questo è probabile assistere a sedute volatili (ideali per il trading intraday piuttosto che per quello di posizione) con repentini movimenti dei prezzi sull’onda delle news circa l’evoluzione dell’epidemia

Operativamente venerdì abbiamo chiuso lo short su Unicredit, forse un po prematuramente! Ma in Borsa vale sempre il vecchio detto: vendi, guadagna e pentiti….

Tra i titoli interessanti in ottica di breve termine segnaliamo:

Telecom Italia disegna una candela Long white che esplode nei volumi e nella volatilità testando la trendline ribassista scaturente dai massimi del 26 novembre. Il superamento di questo livello, fornirà un interessante segnale di inversione rialzista.

Ci atttendiamo volatilità su Juventus FC dopo la pubblicazione dei risultati. I prezzi proseguono la discesa (-8.21%) inegli ultimi 5 giorni) riportandosi a contatto con il supporto in area 1.12 euro. Monitoriamo questo livello, sul quale potremmo assistere a un tentativo di rimbalzo.

Monitoriamo anche Salvatore Ferragamo che si riporta a contatto con i minimi degli ultimi otto anni in area 15.8 euro.

Esplosione dei volumi per Azimut, che scambia quasi 5.8 milioni di azioni ovvero la quantità più elevata dal 14 maggio 2018. Possibile una ulteriore discesa verso 21 euro.

Prosegue la debolezza di Eni che archivia la sesta settimana negativa nelle ultime 7. I prezzi si riportano in prossimità del supporto in area 12.5 euro che è un buon punto di ingresso per cominciare un accumulo con una logica di medio/lungo termine.

A cura di Pietro di Lorenzo,  www.sostrader.it

 

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