Il coronavirus contagia le banche (e i dipendenti), ma Intesa Sanpaolo non ferma la scalata a Ubi

Il coronavirus avrà un impatto limitato sulle banche italiane. È questo l’avviso di Moody’s che ha tranquillizzato gli istituti di credito italiani. Secondo l’agenzia di rating, infatti, con ogni probabilità il coronavirus creerà solamente degli inconvenienti operativi. Di conseguenza, non dovrebbero essere intaccati né i livelli di capitale, né di liquidità delle diverse banche italiane. Ovviamente, sottolinea Moody’s quelli che potranno essere più penalizzati dal coronavirus sono gli istituti più piccoli.

Tra queste, le banche italiane che potrebbero andare incontro a maggiori problemi sono per esempio: Banca Popolare di Sondrio, Credito Valtellinese, Gruppo Cassa Centrale, Cassa Centrale Raiffeisen and Mediocredito Trentino-Alto Adige. Inoltre, l’agenzia di rating avverte che l’impatto a livello di profittabilità sarà probabilmente più significativo per gli istituti basati su modelli tradizionali e con una rete di filiali nelle zone più soggette al contagio rispetto a quelli più diversificati e più digitalizzati.

Banche italiane: scelti i consulenti per l’ops Intesa Sanpaolo-Ubi banca

E se da una parte i titoli delle banche italiane, come in generale i mercati, non riescono a reagire ai timori dettati dal coronavirus (e lo si vede dal grafico in basso) Intesa Sanpaolo continua a lavorare all’offerta di pubblico scambio volontaria lanciata su Ubi banca lo scorso 17 febbraio. Infatti, nonostante i no degli azionisti del Car (che raccoglie il 17,7% di Ubi) e del Patto dei Mille (che riunisce l’1,6%), la banca guidata da Carlo Messina ha completato la scelta dei propri consulenti finanziari.

grafico banche italiane
grafico FTSE Italia Banche – Borsa Italiana

In particolare, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. agirà come Sole M&A e Lead Financial Advisor dell’operazione e coordinerà con gli altri consulenti finanziari J.P. Morgan, Morgan Stanley & Co. International plc., UBS Investment Bank e Equita Sim S.p.A. le relative attività e relazioni con i mercati finanziari.

Di contro, invece, Ubi ha deciso di mettere in campo Goldman Sachs e Credit Suisse che, oltre a valutare l’offerta di Intesa Sanpaolo, dovranno individuare anche le possibili soluzioni alternative per la banca guidata da Victor Massiah.

D’altronde, l’operazione Intesa Sanpaolo-Ubi piace sia ai mercati e lo hanno dimostrato i rally dei due titoli (prima del conseguente crollo per il coronavirus), sia ai principali attori della finanza. Sono, infatti, arrivati i giudizi positivi, di Moody’s, Fitch e Exane Bnp Paribas, che hanno confermato o alzato i rating e target price su Intesa, Ubi e anche Bper, coinvolta nel risiko.

Banche italiane: il coronavirus contagia Intesa Sanpaolo e Unicredit

Oltre a portare avanti l’ops su Ubi, Intesa Sanpaolo deve contestualmente combattere gli effetti del coronavirus. Oltre a contagiare la performance del titolo, il virus cinese ha contagiato anche due dipendenti della banca guidata da Messina.

A renderlo noto è stata la stessa Intesa Sanpaolo, con un comunicato stampa pubblicato venerdì 28 febbraio, che aggiunge che i due dipendenti risultati positivi al coronavirus lavorano presso la sede milanese di Sesto San Giovanni e presso quella di Volturno di Lodi.

Proprio quest’ultima è stata immediatamente chiusa fino a nuova comunicazione in quanto soggetta ad attività di sanificazione. Riguardo il dipendente della sede di Sesto San Giovanni, la banca ha assicurato che non opera a contatto con il pubblico. Ovviamente, però, entrambi i soggetti sono seguiti dalle Autorità Sanitarie che ne hanno disposto l’allontanamento dal lavoro. I colleghi in stretto contatto con i due casi positivi sono stati precauzionalmente invitati ad osservare il previsto periodo di isolamento domiciliare.

Notizie negative anche in casa UniCredit. L’istituto di credito italiano, sempre nella giornata di venerdì 28 febbraio, ha comunicato che un suo dipendente della sede milanese in piazza Gae Aulenti è risultato positivo al coronavirus Co-Vid19 dopo essere stato in contatto con un caso sospetto.

Anche per questa settimana, quindi, UniCredit continuerà con le misure precauzionali già messe in atto la scorsa settimana, compreso lo smart working. Inoltre, l’istituto ha chiuso il piano della torre A dove il dipendente lavorava, disinfettandolo in profondità e lasciandolo inaccessibile fino a nuovo avviso. Sempre in via precauzionale, la banca guidata da Jean Pierre Mustier  ha contattato tutti i dipendenti che potrebbero avere avuto contatti con il collega positivo di recente, consigliando la quarantena per 14 giorni.

 

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