Gli ex manager di Wall Street tornano in pista

Secondo indiscrezioni riportate da The Wall Street Journal, saranno dei “pool di investimento”, ossia dei fondi comuni che raccolgono investimenti da privati che non sanno che cosa andranno a finanziare i loro soldi, ad acquistare le piccole banche che sono già fallite e che falliranno prossimamente per la recessione. E a guidare questi pool per la rinascita delle bad banks saranno proprio gli ex banker della Grande Mela: ex amministratori delegati di grosse banche che hanno perso il posto perché cacciati, oppure dirigenti che hanno deciso di lasciare le posizioni che occupavano per fare il salto da bancari più o meno super a banchieri in proprio. L’elenco delle banche regionali fallite che sono state rilevate nel 2009 dalla Fdic ha superato quota 120 in novembre. Per tutte quelle che non hanno ancora avuto un cavaliere bianco, e che sono la grande maggioranza, la gara al loro controllo a prezzi stracciati è in corso da tempo, con le banche più ricche e più grosse a caccia di occasioni. Finora a far loro concorrenza c’erano i fondi di private equity. Ora c’è un terzo attore che partecipa alle aste, e sono i “pool di investimento”, il cui asso nella manica sono i nomi degli ex manager bancari al loro vertice. Secondo il Journal, un trio di banchieri veterani sta seriamente considerando di scendere in campo: l’ex Ceo della JP Morgan Chase William Harrison, l’ex Ceo della Wachovia Corp Robert Steele, e Herb Boydstun, l’ex Ceo della Hibernia Corp di New Orleans che è stata acquistata dalla Capital One Financial. Una seconda chance che difficilmente gli ex di Wall Street si faranno scappare.

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