Lo scudo fa il botto a 95 miliardi

Tra i 95 e i 98 miliardi. Sono questi i due numeri che si può sintetizzare in un primo bilancio l’operazione “Rimpatrio dei capitali in Italia”. A comunicarlo è il Ministero delle Finanze. Su questo volume di 95 miliardi, il 98% è fatto da rimpatri effettivi in Italia.

Dal MEF inoltre sottolineano che il termine di riapertura delle operazioni di rimpatrio con maggiorazioni di aliquota ad aprile 2010 è ultimo e definitivo. Infatti nel decreto Mille-proroghe lo scudo avrà dei tempi supplementari. Il governo, infatti, ha deciso di concedere una nuova finestra, introducendo due nuove scadenze, con aliquote differenti.

Dai primi rumors di mercato è emerso che dei 95 miliardi rientrati, 20 miliardi sono arrivati dalle fiduciarie. Andando a vedere quanto hanno rimpatriati le società emerge che Intesa Sanpaolo ha parlato di circa 10 miliardi, mentre secondo quanto riportato da Italia Oggi Credit Suisse e Ubs avrebbero scudato 5,6 miliardi mentre Unicredit si sarebbe fermata a 4,5 miliardi. Mps invece avrebbe scudato oltre 2 miliardi. Senza dimenticare Banco Popolare 2,4 miliardi, Banca Generali 2,1, Bnp Paribas 2 miliardi, Ubi 2 miliardi così come Deutsche Bank.

Per quanto riguarda i beni oggetto di scudo è emerso che sono state scudate soprattutto case all’estero e contanti e che i capitali sono rientrati principalmente da paesi come Montecarlo, San Marino, ma anche Kenya, Liechtenstein, Lussemburgo e i paesi caraibici.

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