Coronavirus, Goldman Sachs taglia nettamente il Pil Usa

“Prevediamo una brusca contrazione dell’attività degli Stati Uniti per il resto di marzo e per tutto il mese di aprile, poiché i timori per il coronavirus portano i consumatori e le aziende a continuare a ridurre le spese di viaggio, intrattenimento e pasti al ristorante”.

Così Goldman Sachs in una ricerca analizza l’economia americana, colpita, come tutti i Paesi mondiali, dall’emergenza coronavirus che sta mettendo in ginocchio i mercati finanziari e sta a poco a poco tagliando il Pil di ogni singolo Paese colpito.

Riguardo proprio il Pil Usa, le previsioni degli analisti di Goldman Sachs sono abbastanza drammatiche: 5% nel secondo trimestre dell’anno. Successivamente, dichiarano gli analisti “l’attività inizierà a riprendersi dopo aprile e che il secondo trimestre vedrà una forte crescita sequenziale”.

Goldman Sachs e il Pil Usa

Entrando nel dettaglio delle previsioni di Goldman Sachs sul Pil Usa, gli analisti ipotizzano che l’economia americana, dopo il -5% nel secondo trimestre dell’anno, ripartirà con il +3% nel terzo trimestre e +4% nel quarto trimestre.

Ma non è tutto. L’economia americana, secondo la nota banca statunitense, andrà incontro a “forti guadagni all’inizio del 2021. Cià significa che secondo gli analisti la previsione del Pil Usa per il 2020 passa dal +1,2% al +0,4%. 

Ovviamente, sottolinea Goldman Sachs, l’incertezza intorno a tutti questi numeri “è molto ampia”.  Le emergenti interruzioni della catena di approvvigionamento e il recente inasprimento delle condizioni finanziarie contribuiranno probabilmente al colpo di crescita.

Infine, l’istituto di credito americano ha voluto sottolineare che “il comitato di datazione del ciclo economico NBER classificherebbe la nostra nuova previsione come recessione, dato che comporta solo un quarto della crescita”.

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