State Street: potenziali opportunità nel settore healthcare

A cura di Francesco Lomartire, responsabile di Spdr Etfs per l’Italia

Dopo le ultime azioni senza precedenti messe in atto dalle banche centrali e la promessa di stimoli fiscali da parte di molte delle principali economie, auspichiamo che i mercati azionari riescano a trovare un certo livello di supporto. Gli investitori che cercano opportunità relativamente sicure per entrare nel mercato potrebbero prendere in considerazione il settore sanitario, che ha sovraperformato su base relativa nella maggior parte dei giorni della crisi attuale e ha raccolto flussi da parte degli investitori (come si vede nei grafici sottostanti).

Tra le varie notizie che coinvolgono il settore, la corsa allo sviluppo di un vaccino per il coronavirus è sicuramente la più interessante. Investire nel settore nel suo complesso potrebbe consentire di beneficiare dei risultati delle aziende che avranno successo in questa ricerca.

Riduzione dei timori statunitensi in ambito regolamentare

Gli ultimi sviluppi sulle primarie del partito democratico negli Stati Uniti hanno ridotto il rischio che alcune delle proposte regolamentari più dure vengano promulgate. I titoli del comparto healthcare statunitense hanno riportato performance positive in scia alla nomina dell’ex vicepresidente Joe Biden come leader del Partito Democratico, dimostrando che gli investitori preferiscono il progetto di Biden di espandere l’Affordable Care Act piuttosto che quello di Bernie Sanders per l’assistenza sanitaria universale (Medicare for All).

L’amministrazione Trump pone ancora delle minacce che, però, dovrebbero essere ridotte, in quanto è stato suggerito diverse idee volte di ridurre il costo dei farmaci per il Medicare. Il processo, però, si è arenato a causa della feroce opposizione delle case farmaceutiche e dei membri di entrambi i partiti del Congresso. Tuttavia ora la necessità di rispondere rapidamente alle minacce del coronavirus offre al settore un argomento forte per opporsi all’influenza sui prezzi.

Le spesa pubblica di emergenza potrebbe avere benefici diretti sui servizi del settore sanitario in tutto il mondo

Ci saranno molte discussioni su come suddividere la spesa pubblica per combattere l’epidemia di coronavirus e questo non apporterà benefici a tutto il settore. I sottosettori del comparto presentano driver e sensibilità diverse dal punto di vista economico; il grafico a torta qui di seguito ne riporta la scomposizione.

Molte aziende subiranno l’impatto negativo degli effetti a catena del coronavirus, come l’annullamento delle operazioni di routine e i ritardi nelle tempistiche cliniche e regolamentari e negli investimenti per la ricerca. Altri due fattori critici saranno anche le interruzione della filiera sanitaria (che già deve fare i conti con scarsità di tamponi, maschere, camici, ecc.) e la ridotta disponibilità di farmaci generici, per via della forte dipendenza dalla Cina per la produzione di principi attivi farmaceutici.

Tuttavia per le imprese tecnologiche in ambito sanitario, la pandemia potrebbe generare crescita. Gli ospedali e le aziende attive nel settore della distribuzione dei farmaci potrebbero trarre vantaggio dall’aumento dei ricoveri e della spedizione di dispositivi medicali.

Due aree legate alla lotta contro Covid-19 sono particolarmente interessanti: la fornitura di kit per i tamponi e lo sviluppo di vaccini per il virus. Le aziende coinvolte in queste aree potrebbero trainare le performance del settore sanitario e la stragrande maggioranza di esse sono quotate sull’indice Msci World Health Care Index.

Un settore difensivo

Il settore health care è difensivo, visto il tipo di prodotti e servizi offerti, e ciò si può evincere dalla crescita degli utili relativamente stabile. Le revisioni al ribasso delle previsioni sugli utili del settore sono state di leggera entità se paragonate al resto del mercato. Anche il basso beta azionario ne sottolinea le caratteristiche di difensività.

Il settore è spesso visto come un investimento di qualità, con rendimenti elevati e un rapporto debito/equity relativamente basso. La maggior parte delle aziende sembra avere un flusso di cassa sufficientemente robusto per continuare a pagare i dividendi, cosa che non avverrà in tutti i settori.

Il comportamento degli investitori supporta le performance

Da inizio anno ad oggi, gli Etf sul settore sanitario domiciliati in Europa (che replicano indici healthcare europei, statunitensi e mondiali) sono stati i secondi a registrare più flussi. . Inoltre, dai dati pubblicati da State Street Global Markets la scorsa settimana, si evince che gli investitori istituzionali sono stati acquirenti netti di titoli del comparto healthcare in Europa, Stati Uniti e a livello globale, venendo in media da un posizionamento precedente di ampio sottopeso.

Come investire in questo settore

Spdr offre tre Etf attraverso cui è possibile investire nell’health care: Spdr Msci World Health Care Ucits Etf, Spdr S&P U.S. Health Care Select Sector Ucits Etf, Spdr Msci Europe Health Care Ucirs Etf.

Scomposizione per sotto-settore dell’indice Msci World Health Care (fonte: Bloomberg Finance L.P., State Street Global Advisors, dati al 13 marzo 2020)
Performance dei settori dell’indice Msci World (fonte: Bloomberg Finance L.P., State Street Global Advisors, dati da inizio anno al 13 marzo 2020)

 

Flussi netti negli Etf settoriali domiciliati in Europa da inizio anno in migliaia di dollari (fonte: Bloomberg Finance L.P., State Street Global Advisors, al 13 marzo 2020)

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