Borse, tentativo di recupero: ripresa o bear market rally?

A cura di Paolo Mauri Brusa, gestore del team Multi Asset Italia di Gam (Italia) Sgr

Le variazioni giornaliere dei principali indici azionari globali in quest’ultimo periodo diventeranno casi di scuola e verranno utilizzati come metro di paragone negli stress test dei prossimi anni. Dopo gli impressionanti “vuoti d’aria” delle scorse settimane, su tutti il -17% del Ftse Mib e il -12% del Dax del 12 marzo, siamo passati al +9% e +11% per i medesimi listini di martedì 24 marzo.

In una situazione di mercato come quella attuale analizzare le metriche tradizionali serve a ben poco. Non sono infatti i multipli azionari o il livello degli spread creditizi a muovere il mercato in questi frangenti. I flussi seguono logiche diverse, in parte tecniche per via di tutti quegli operatori costretti a chiudere le posizioni e a fare cassa per soddisfare le margin calls sulle posizioni in derivati, dall’altro comportamentali, con la corsa alle vendite da parte di risparmiatori spaventati. Citando Warren Buffet, “il mercato sta redistribuendo ricchezza dall’impaziente al paziente”. Certo, se ci ancorassimo alla dottrina non potremmo non notare che, malgrado gli analisti abbiano drasticamente abbassato le stime sugli utili 2020, le valutazioni sono tornate ai livelli di fine 2018, culmine dell’altra recente profonda correzione.

E gli spread del credito siano addirittura tornati a livelli che non si vedevano dalla crisi del debito europeo del 2011. Qual è la mossa giusta da fare? Meglio approfittare delle sedute di recupero per ridurre i rischi di portafoglio e attendere che la situazione generale migliori e ci sia maggior visibilità sul futuro; oppure occorre prendere il coraggio a due mani e approfittare delle giornate di correzione per comprare rischio.

Avere un buon market timing è in generale molto difficile per qualsiasi investitore, in situazioni come quella attuale direi impossibile. Guardando con lo specchietto retrovisore agli ultimi anni, mercati azionari e credito ora rappresentano senza dubbio una grande occasione d’acquisto, ma quella che stiamo attraversando è una crisi diversa da tutte le altre e le cui conseguenze sono, purtroppo, ancora difficili da valutare. Sulle nostre strategie multiasset manteniamo un approccio prudente, a questi livelli non riduciamo ulteriormente il rischio. Manteniamo un’ampia diversificazione , selezionando le strategie più idonee alle diverse fasi di mercato. Il momento di aumentare il rischio potrebbe essere vicino, ma è imperativo non avere fretta.

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