Coronavirus, disoccupazione Usa: gli effetti sull’Euro/Dollaro

Il quadro macroeconomico

Negli Stati Uniti sono stati resi noti i dati relativi al mercato del lavoro dove si registra un record negativo di 3,3 milioni di persone richiedenti il sussidio per la disoccupazione, da quanto l’epidemia di coronavirus ha forzato la chiusura di gran parte dell’economia americana facendo emergere il pieno impatto della crisi.

A seguito della pubblicazione del dato sulla disoccupazione, gli analisti hanno avvertito una “catastrofica crisi della disoccupazione” giustificata dall’incremento della richiesta dei sussidi di 3 milioni di unità in una sola settimana. Il dato risulta così essere il più alto mai registrato nella storia degli Stati Uniti, peggiorando drasticamente il precedente livello massimo di 695.000 richieste in una settimana.

Nell’Eurozona invece, il contenimento del contagio non sembra essere l’unico problema, dato che i funzionari politici europei hanno discusso per concordare una strategia per risollevare l’economia dal Covid-19, senza però trovare un accordo sui punti principali. Mentre migliaia di persone si ammalano ogni giorno e centinaia periscono a causa dell’epidemia, i leader europei hanno discusso sui comunicati che potrebbero tamponare i danni economici, concludendo con l’incaricare i leader finanziari delle singole nazioni a presentare proposte attuabili entro due settimane.

La riunione avrebbe quantomeno dovuto dare il via libera alla creazione di linee di credito dal fondo di salvataggio, per mantenere bassi i costi di prestito mentre i governi sono alle prese con un aumento inevitabile delle spese per combattere la pandemia.

La situazione tecnica dell’Euro/Dollaro

Primi importanti test all’area di resistenza posta a 1,1050, transito delle medie mobili a 21 e 100 giorni, con il cambio eur/usd che conferma le potenzialità correttive di breve supportate anche dall’ingresso degli indicatori di momentum nell’area di ipervenduto.  Nel breve, tuttavia, l’importanza del livello di resistenza potrebbe frenare le velleità rialziste delle quotazioni dell’euro, favorendo nuovi storni di breve.

A cura di Wings Parntenrs Sim

 

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