Eni verso la chiusura del gap ribassista. I prossimi target tecnici

Eni  prosegue nel recupero intrapreso dopo il minimo del 16 marzo e si appresta ora a chiudere il gap ribassista aperto a quota 10,20 lo scorso 9 marzo. Un movimento, quello in atto, favorito dalla notizia che la Cina ha iniziato ad aumentare le scorte di petrolio complici i prezzi bassi del greggio, fatto che di riflesso ha innescato una ripresa del Wti e del Brent che oggi segnano rialzi di quasi il 6%.

I prossimi target tecnici di Eni

Dal punto di vista operativo, oltre la soglia dei 10,20 euro, i prossimi obiettivi tecnici del titolo sono individuabili a quota 11,50 prima e, dopo un’eventuale quanto salutare fase laterale di consolidamento di breve periodo, in area 12 euro, oltre quindi la trendline discendente che da inizio anno impedisce a eni di intraprendere uno stabile uptrend.

Fondamentale però posizionare uno stop loss a 9,045, dove è posta una resistenza statica dibreve termine.

Da rilevare infine che ai livelli attuali Eni vanta un rendimento del dividendo dell’8,60 per cento.      G.R.

Il trend di Eni  nel medio periodo a Piazza Affari

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