L’effetto coronavirus rende più convenienti le surroghe ad aprile

Stiamo vivendo un’emergenza che in poco tempo sta mettendo in ginocchio l’economia. Eppure con il coronavirus la casa è diventata proprio il “bene rifugio” per eccellenza degli italiani. E’ quasi surreale, ma in una fase in cui purtroppo molti si vedono obbligati a sospendere le rate del mutuo, non è mai stato così vantaggioso aprirne uno.

E’ estremamente conveniente anche chiedere una surroga e trasferire il debito residuo a un’altra banca: chi ora lo fa, alla luce dei tassi decisamente bassi ha la possibilità di risparmiare considerevolmente, fino a molte centinaia di euro all’anno.

Paradossalmente, Covid-19 influenza positivamente le surroghe e spinge a una loro accelerazione. L’andamento dei tassi può essere di incoraggiamento per i mutuatari, anche quelli che hanno già surrogato, per ripensare a una nuova contrattazione con l’istituto di credito e accaparrarsi costi della rata ancora più bassi.

E come si comportano gli istituti di credito? Nel mese di aprile le principali variazioni delle banche sono state le seguenti: Bnl ha ridotto i tassi fissi sulla surroga fino a 25 punti base; Banco Bpm ha aumentato gli spread sul tasso fisso di 10 punti base; Webank ha aumentato gli spread sul tasso fisso fino a 10 punti base; Intesa Sanpaolo ha aumentato i tassi fissi fino a 15 punti base per i mutui acquisto e fino a 30 punti base per i mutui surroga.

Analizziamo innanzitutto l’indice di riferimento a cui è legato il tasso fisso, ovvero l’Irs: quello a 15 anni attualmente tocca lo 0,22%, mentre quello a 20 sfiora lo 0,27%. Ad esempio, per una surroga a tasso fisso su un mutuo a 20 anni per un importo di 140mila euro con un valore dell’immobile di 280mila euro, richiesto da un 34enne residente a Milano, fra le 5 migliori proposte, figurano quelle di Crédit Agricole (istruttoria in filiale, Tan 0,64%, rata 621,62 euro; Taeg 0,70%); Bnl (istruttoria in filiale, Tan 0,70%, rata 625,29 euro; Taeg 0,75%); Hello Bank (istruttoria on line, Tan 0,70%, rata 625,29 euro; Taeg 0,75%); IWBank (istruttoria on line, Tan 0,75%, rata 628,36 euro; Taeg 0,75%); Unicredit (istruttoria in filiale, Tan 0,75%; rata 628,36 euro; Taeg 0,79%).

Per chi ha intenzione surrogare passando a un tasso variabile, tenga presente che l’Euribor, a cui è ancorato il tasso variabile, è sempre in territorio negativo: quello a 1 mese si attesta a -0,367, quello a 3 mesi è pari a -0,31, infine quello a 6 mesi registra il -0,231.

Ad esempio, per una surroga a tasso variabile su un mutuo a 20 anni per un importo di 140mila euro con un valore dell’immobile di 280mila euro, richiesto da un 34enne residente a Milano, i primi 5 istituti che offrono le condizioni migliori sono: Unicredit (istruttoria in filiale, indice Euribor 3 mesi, Spread 0,80%; Tan 0,51%; rata 613,53 euro, Taeg 0,55%); IWBank (istruttoria online, indice Euribor 1 mese, Spread 0,85%; Tan 0,56%; rata 616,56 euro, Taeg 0,60%); Ubi Banca (istruttoria in filiale, indice Euribor 1 mese, Spread 0,85%; Tan 0,56%; rata 616,56 euro, Taeg 0,60%); Intesa Sanpaolo (istruttoria in filiale, indice Euribor 1 mese; Spread 0,90%; Tan 0,50%; rata 613,11 euro; Taeg 0,63%); Credem (istruttoria in filiale, indice Euribor 3 mesi, Spread 0,85%; Tan 0,55%; rata 616,32 euro, Taeg 0,63%).

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