Maxibonus alla resa dei conti

Dopo tante parole è arrivata, come previsto, la stangata fiscale sui bonus nelle banche in Gran Bretagna: una supertassa del 50% retroattiva che colpirà le gratifiche erogate sull’anno 2009 a partire da 25.000 sterline. Una tantum con decorrenza immediata. Sulla cifra rimasta i banchieri pagheranno le imposte regolari. Si tratta di un esplicito deterrente ai bonus, che lo stesso ministro delle Finanze, Alastair Darling (nella foto), aveva anticipato. Colpisce un tema particolarmente scottante nel Regno Unito, dopo che nei mesi scorsi il governo ha fatto ricorso a risorse pubbliche, salvando molte delle maggiori banche dal tracollo a colpi di aiuti multimiliardari.
E’ il piatto forte, sotto l’aspetto politico non certo del gettito, del cosiddetto pre-budget report, una sorta di pre-finanziaria che Londra annuncia tradizionalmente ai primi di dicembre. È il punto sullo stato dell’economia e sulle prescrizioni per il futuro quello illustrato ai Comuni dal Cancelliere dello Scacchiere Darling in un lungo intervento cominciato con l’esame delle condizioni del paziente Gran Bretagna. E sono peggiori di quanto era stato previsto ad aprile. La contrazione dell’economia quest’anno sarà del 4,75% e non del 3,5%, come previsto inizialmente; il deficit sarà del 12,6 del pil mentre il debito è a quota 56%.  Malgrado i dati, il Cancelliere è positivo: «La ripresa è alle porte – spiega – ma dobbiamo tenere duro ancora per un po’». Crescita in arrivo, ma non prossima abbastanza da consentire subito tagli alla spesa pubblica. E questo significa tagli dolorosi anche se Darling non ha voluto dire dove. Il risanamento scatterà nel 2011, ovvero qualche mese dopo le elezioni di primavera.

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