Politica vs. Economia

In effetti forse ci potrà essere una vittoria Repubblicana nel Massachusetts – in questa corsa al Senato – che segnerebbe un ritardo (se non il congelamento) nell’approvazione della proposta Obama sulla sanità pubblica ed altre iniziative. Al mercato non piace che si spenda altro denaro pubblico e quindi la mera possibilità che queste spese per la sanità potrebbero essere rimandate ha spinto a rialzo il dollaro.

E’ un fatto risaputo che la politica vince sempre contro l’economia. Ieri abbiamo avuto una dimostrazione lampante. Che giornata si apre invece d’innanzi a noi? Una giornata piena di dati e quindi tenetevi forte alla sedia durante le ripide salite e discese che i dati procureranno.

Oggi passano in rassegna: le minute della BoE (alta volatilità), le richieste di sussidi di disoccupazione UK (alta volatilità), il CPI canadese (volatilità media durante la fascia oraria 13-14), i prezzi alla produzione USA (volatilità media) e gli Housing Starts USA (volatilità media). Dunque protagonista di oggi (un po’ come ieri) sarà sua Maestà la Sterlina, poi a seguire Cad e Usd. Come spesso diciamo, durante l’uscita di dati non fidatevi del primo prezzo che vedete sul grafico a 1 minuto.

Meglio aspettare 3-5 minuti e capire dove sta consolidando il mercato. Si perde il movimento inerziale esplosivo ma niente paura: meglio portare a casa poco che rimetterci tanto. Soprattutto: posizioni piccole durante i dati. Parlando brevemente di quello che è avvenuto ieri, abbiamo registrato un aumento del CPI inglese, uscito a +0,6% rispetto ad un +0,3% atteso. Il mercato ha reagito pro-sterlina per i primi 10 minuti, ma poi su un dato non proprio definitivo (visto che la BoE commenta oggi) ha ridato indietro tutto per trovare forza solo in serata e consolidarsi su nuovi massimi.

Vedremo che tono trasparirà oggi dalle minute della BoE.  Sul fronte canadese invece, prosegue il Q.E., con i tassi fermi allo 0,25%. Il Loonie (gergo tecnico per il UsdCad) ha quindi ripreso un po’ di quota (+50 pip circa) sulla base delle stime del PIL, riviste a ribasso per il 2010.

Il tono della BoC è stato tutto sommato più pessimista rispetto alla volta scorsa ma potrebbero arrivare interventi a sorpresa (forse “Open Mouth”) per contenere la forza del Cad (che ferisce le esportazioni canadesi). Rimane comunque spazio in discesa, secondo il nostro SSI (Speculative Sentiment Index): circa il 75% dei trader sono lunghi sul Cad e anche se c’è stato una riduzione dei long da ieri, rispetto a mercoledì scorso siamo sopra del 30%. Quindi tuffiamoci nell’analisi tecnica per capire meglio cosa aspettarci dal mercato.

EurUsd– Grafico giornaliero

Alla fine un movimento c’è stato, e si è visto! Parliamo di eurodollaro, ovviamente, che da tanto tempo ha mantenuto un range piuttosto preciso e che ieri, successivamente alla rottura del supporto in area 1.43, ha incominciato una discesa che ha portato i prezzi al di sotto del minimo di dicembre, in area 1.4220.

Per cercare di intuire cosa possa accadere ora è ovviamente necessario l’ausilio di un grafico di lungo periodo. Prima di tutto notiamo come, per ora, il cambio si sia fermato nella notte ad un livello di minimo non casuale: andando indietro sino al primo di settembre, ritroviamo infatti il medesimo livello di minimo, 1.4170. E se anche questo non dovesse tenere ed il cambio abbia iniziato una discesa più strutturata?

Prima di tutto è da valutare un’eventuale ripresa al di sopra di 1.43, livello ora davvero importante (non a caso con un grafico a 60 minuti si nota il ri-test di ieri sera di questo livello prima della definitiva discesa), la quale negherebbe tutto, ma se i prezzi dovessero continuare a risultare in calo un altro livello a cui guardare è dato da 1.4045.

Anche il dollaro nei confronti dello yen è fuoruscito dagli schemi, andando a rompere a rialzo la trendline discendente che era riuscita a bloccare la ripresa dei prezzi dal 7 di gennaio. In questo caso continuiamo a consigliare di prestare la massima attenzione a 90.80-91 figura, come livello di separazione fra una ripresa o un indebolimento del cambio. 91.50 è il primo livello di arrivo per oggi seguito poi dal picco di 92 figura, visto giovedì scorso.

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