Obama: “A volte la guerra è necessaria”

«Il male esiste e per sradicarlo l’uso della forza non solo è necessario, ma moralmente giustificato». Con queste parole Barack Obama ha ricevuto a Oslo il premio Nobel per la Pace (nella foto). Sorridente e rilassato, il primo presidente afro-americano degli USA è entrato nel salone tra gli applausi del pubblico, accompagnato dalla moglie Michelle. Dietro di loro i Reali di Norvegia, Harald V e Sonja. È iniziata così a Oslo la consegna del premio Nobel per la Pace al primo presidente afro-americano degli Stati Uniti. «Non ci sono dubbi che sia la persona che ha fatto di più per contribuire alla causa della pace nel mondo» ha esordito il presidente del comitato per il Nobel, Thorbjorn Jagland. «Il suo riconoscimento – ha concluso – non è stato affatto prematuro». Con una punta di modestia Obama ha ammesso: «Altri erano più meritevoli di me, ma non voglio fare una gara di popolarità. L’importante è continuare a fare dell’America una forza che lavora per il bene del pianeta, per una pace e una sicurezza durevoli in un mondo privo di armi nucleari. Anche se, a volte, gli strumenti di guerra possono servire per preservare la pace. Se avrò successo forse alcune critiche dovranno essere smentite. Altrimenti – ha concluso – vorrà dire che non ce l’ho fatta». Un discorso dai toni duri per il capo della Casa Bianca che non aggira i problemi più spinosi: «Siamo in guerra e io sono responsabile del dispiegamento di migliaia di giovani in battaglia in una terra lontana». Consapevole che «alcuni uccideranno e altri saranno uccisi». Un prezzo necessario per Obama «per sostituire la pace alla guerra».

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