L’Oracolo – La vendetta degli animali domestici

Il cattivo di James Bond aveva come animale domestico un gatto persiano. Voi penserete un tenero micino ma in realtà i gatti di quella razza, lo dico per esperienza personale, sono bestie dal carattere infimo che, oltre all’espressione da bulldog della serie “Ho preso un mattone in faccia da piccolo e quindi da allora sono incazzato!”, hanno la rara capacità di arpionarti le mani nel momento in cui, dopo averlo accarezzato per ore, ti senti tranquillo e appagato e non sospetti che un animale così amabile possa di colpo impazzire e cercare di staccarti il braccio.
Forse è per questo che il nemico di 007 era così cattivo ed ora che ci penso, al di là della pelata più lucida della cupola d’oro di Gerusalemme, era abbastanza una schiappa come cattivo.

Hi-man aveva una tigre verde che diventava una tigre bianca, bianca come Bianca di Bianca e Bernie che avevano un Albatro (bianco). Le tartarughe ninja avevano una pantegana idrofoba e quella coppia di maghi famosi di Las Vegas aveva una tigre siberiana (bianca), almeno l’avevano finché questa non ha più potuto vedere i pantaloni attillati e il look insopportabilmente anni ’80 dei due domatori e ha deciso di mangiarsene uno durante un’esibizione.
Insomma tutti gli eroi del bene e del male hanno degli animali domestici (bianchi), ma per fortuna i cavalieri neri volano sui draghi (neri), rintintin ha il suo marmocchietto travestito da soldato blu e Berlusconi ha Bondi…il cui colore ha oscillato dal rosso all’azzurro e adesso credo si sia assestato sul lillà.
Tutto quadra.

La storia che vi voglio raccontare oggi parla di un uomo straordinario che, sebbene non sia altro che un impiegato statale, ha deciso di essere più in gamba di tutti questi cattivi dei libri e dei cartoon, e anche dei maghi di Las Vegas. Si sentiva più fico dei cavalieri neri, ma non essendoci i draghi, se non nelle sparute isole del pacifico, ha deciso che per mostrare al mondo la sua perfidia, niente era più opportuno di un coccodrillo.
Il 63enne Chris Weller, residente nel Kent una regione del Regno Unito, tiene con sé questo animale da compagnia di nome Cesare, acquistato nel 2007 quando era cucciolo.
Da allora l’uomo ha speso più di 20mila sterline per mantenere la bestia e *adattare la propria casa ad un antro del male degno della sua perfidia, con tanto di botola per coccodrillo dove gettare gli ospiti sgraditi*.
Il suo amico Cesare è lungo un metro e mezzo e paradossalmente il nostro impiegato del male ha ottenuto una regolare licenza per custodirlo.
“Appena l’ho portato a casa”, ricorda il signor Weller *con un sorriso perverso in viso* “è stato un incubo. Mi mordeva in continuazione, facendomi sanguinare più volte” *risata malvagia*.
“Adesso se ne sta lì tranquillo in un angolino *a spolpare i resti di mia suocera* e appena mi siedo per terra, mi mette la testa sulle gambe e si lascia accarezzare”, continua il signor Weller.

(itrattiracchiusidaasterischipotrebberoesserestatiaggiuntiarbitrariamentedall’autore)

È di pochi giorni fa la notizia di un concorrente del signor Weller, Norman Buwalda, un 66enne canadese di Ontario, che è stato ucciso e divorato dalla sua tigre domestica, un tenero miciotto di 300 chilogrammi. L’uomo era entrato nella gabbia dell’animale per dargli da mangiare, come ogni giorno.
Non sappiamo se quel dì Norman fosse travestito da pollo del Kentucky o avesse appena finito di fare il bagno nella salsa al Barbecue, ma la sua cara bestiola ha deciso di papparselo come un croccantino di eucanuba senza tanti complimenti.
Ecco perché il cattivo di James Bond aveva solo un gatto.
In effetti ci risulta che anche Hi-man sia stato divorato dalla sua tigre, così come le tartarughe ninja, che hanno preso la peste nera per colpa della pantegana idrofoba, e anche rintintin alla fine è stato ucciso dall’insopportabile vociare del marmocchio e dagli squilli di tromba con i quali amava svegliarlo al mattino.
Per il momento pare che Berlusconi sia del tutto immune alle poesie di Bondi, ma sappiamo con certezza che Bianca e Bernie sono morti in un incidente aereo.

Perciò stai attento signor Weller, perché alla fine i cattivi, e anche i buoni ma stupidi, fanno la fine che meritano.

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