Inizio di anno spumeggiante per i mercati azionari e le materie prime. Oro e petrolio tornano a macinare performance andando a toccare i massimi raggiunti lo scorso anno. Per questo gli esperti del settore continuano a suggerire gli investimenti in materie prime anche nel 2010 anno in cui questa asset class dovrebbe ottenere risultati migliori di azioni e obbligazioni. Secondo un recente sondaggio di Bloomberg petrolio, mais, oro e palladio dovrebbero crescere di oltre il 17% nel 2010 mentre l´indice di commodity The S&P GSCI Enhanced Total Return Index (indice che segue l’andamento di 24 materie prime) dovrebbe segnare un progresso del 17,5% nel 2010, perlomeno secondo quello che prevede l’ufficio studi di Goldman Sachs.
Sempre secondo il sondaggio di Bloomberg, il petrolio dovrebbe salire del 17% nel 2010 fino a 92,50 dollari al barile grazie alla stretta produttiva dell’Opec intenzionata a sostenere i prezzi del greggio. Sul fronte hard commodities, secondo [p]Robin Bhar[/p] di Calyon Londra, il palladio dovrebbe raggiungere i 425 dollari l’oncia nel 2010, con un progresso del 4% sul 2009. Il platino invece dovrebbe chiudere l’anno a 1.550 dollari/oncia, con un progresso del 6%. Ma non tutte le materie prime ripeteranno gli exploit dello scorso anno. Il rame, per esempio, (cresciuto del 140% nel 2009) rimarrà intorno ai 6.800 dollari per tonnellata/metrica, sostiene [p]Jochen Hitzfeld[/p] di UniCredit Monaco.
Nonostante questi prezzi siano del 31% superiori alla media di prezzo del 2009 sono dell’8% inferiori alla chiusura del 31 dicembre scorso. Altri spunti per investire arrivano da Aamir Khan di Commodity-Online, secondo cui chi punta tutto sulla corsa dell’oro sbaglia, tralasciando altri prodotti altrettanto competitivi e con un buon upside per l’anno appena iniziato. Altri metalli, come argento e platino, hanno performato altrattanto bene lo scorso anno e regalato ottime soddisfazioni agli investitori.
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