Il Fiscovelox riaccende i motori

Il furgone della Guardia di Finanza in grado di filmare e catturare i numeri di targa di tutti i veicoli in transito al confine con la Svizzera è ancora attivo e, nonostante le numerose proteste, è ricomparso al valico di Cremenaga per poi dirigersi a Lavena, dove ha ricominciato a svolgere il suo compito.
Con la chiusura dello scudo-ter e le accese polemiche sull’impiego di questi mezzi di sorveglianza, manovra che ha fatto sollevare molte voci dal versante elvetico, si credeva che le autorità italiane avessero rinunciato allo stretto controllo video dei confini. Invece, con la riapertura del quater, ecco ricomparire il cosiddetto fiscovelox, che pattuglierà la frontiera e raccoglierà immagini delle automobili in transito alla dogana.
Non è stato diffuso ancora il contenuto delle ore di registrazione effettuate dal mezzo nei suoi giorni di permanenza presso Ponte Tresa, tra Varese e Lugano, ma visto che il passaggio doganale, aperto al traffico negli orari notturni senza controlli fissi, è soprattutto utilizzato da chi valica il confine per raggiungere il posto di lavoro, è facile immaginare che i veicoli filmati apparterranno soprattutto a frontalieri impegnati negli spostamenti quotidiani.
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