I banchieri si opporranno anche allo smantellamento delle grandi istituzioni finanziarie, insistendo sulla possibilità di uno sforzo collettivo per affrontare la questione del “troppo grande per fallire” attraverso altri mezzi regolatori.
Gli organi dirigenti hanno affermato la loro volontà di spingere con tranquillità contro le riforme per evitare di dare al presidente americano il pretesto per iniziare quella “battaglia” da lui promessa la scorsa settimana. Ma c’è chi invece lo sostiene.
Come George Soros, il finanziere miliardario, che ha accolto con favore i progetti d’intervento del presidente e prevede che questa manovra potrebbe rimodellare i grandi istituti di Wall Street .
“Se la legislazione sarà portata ad eseguimento, questa potrebbe essere la fine della Goldman Sachs come noi la conosciamo”, ha affermato.