Tullow spiazza Eni in Uganda

Colpo di scena in Uganda. La Tullow Oil, nonostante l’esplicita presa di distanza da parte del governo Ugandese che ha deciso di sostenere l’Eni, ha esercitato il suo diritto di prelazione sugli asset messi in vendita da Tullow, firmando un accordo per rilevare i blocchi petroliferi 1 e 3A per 1,5 miliardi di dollari.

I termini dell’operazione – ieri approvata dall’assemblea degli azionisti – prevedono un pagamento in contanti di 1,35 miliardi di dollari, più ulteriori 150 milioni di euro in contanti o con un interesse in un campo petrolifero di comune accordo dello stesso valore.

Il deal, ricorda Tullow, è comunque soggetto all’approvazione del governo ugandese, che oggi ha fatto sapere che nel giro di qualche settimana prenderà una decisione, mentre la Cinese Cnooc ha espresso interesse per collaborare con Tullow.

Lo scorso fine novembre Eni aveva raggiunto un accordo con Heritage per rilevare i due blocchi al costo di 1,5 miliardi di dollari. Poi alcuni giorni fa Tullow ha deciso di esercitare il diritto di prelazione, vanificando l’intesa fra Heritage ed Eni. Il governo ugandese si è invece espresso a favore dell’accordo fra Heritage e il gruppo italiano, dicendo che metterà il veto sui diritti di prelazione di Tullow.

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