Merkel & Macron, allo studio un recovery fund finanziato da Eurobond

Ieri sono rimbalzate su Bloomberg le headline di una conferenza stampa congiunta Merkel – Macron, in cui i due leaders delle principali economie dell’Eurozona propongono un recovery fund da 500 mld di euro finanziato con emissioni di debito congiunte nell’ambito del budget europeo. Le erogazioni avverrebbero sulla base delle necessità causate dalla crisi, e sarebbero costituite da sussidi.

A scatenare la fantasia degli investitori alcune dichiarazioni, che lasciano intendere che vi sarebbero trasferimenti fiscali, visto che il rimborso non avverrebbe in maniera commisurata all’utilizzo.

  • MACRON, MERKEL PROPOSE TO AUTHORISE EUROPEAN COMMISION TO FUND RECOVERY BY BORROWING THROUGH FINANCIAL MARKETS IN THE EU’S NAME
  • MACRON: EU500B FUND WOULDN’T BE REIMBURSED BY BENEFICIARIES
    FRANCE’S MACRON SAYS FOR FIRST TIME FRANCE AND GERMANY PROPOSE FOR EU TO RAISE DEBT JOINTLY
  • GERMANY’S MERKEL: IT’S CRUCIAL THAT EU BONDS WILL BE PAID BACK VIA EU BUDGET, NATIONAL PARLIAMENTS WILL HAVE TO GIVE GREEN LIGHT

Cosa è piaciuto ai mercati di queste news

Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr mette in evidenza i seguenti punti  di particolare interesse:

  • Si parla non di prestiti ma di sussidi. Supponendo che il Budget EU possa essere rifinanziato in continuum, sono assimilabili a contributi a fondo perduto.
  • Lo schema prevede “burden sharing”. Ovvero vi è accordo per un emissione di bonds EU per finanziare l’operazione.
  • C’è un accordo di massima di Francia e Germania. Non si hanno notizie sulla posizione dei paesi più avversi al joint debt come l’Olanda. Ma naturalmente il peso della Germania, sia pure dietro ad una proposta di ammontare inferiore alle attese, aumenta le probabilità che qualcosa del genere veda la luce.

Nel contesto ultra euforico, l’impatto delle news si è notato principalmente sugli spreads periferici, con quello del BTP in calo di ben 25 bps e quelli di Spagna e Portogallo in calo di 9/10 bps. Buona anche la reazione della Grecia (-13). E in secondo luogo si è notato sull’euro, in recupero di quasi un punto sopra 1.09.

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