A cura di Chris Gannatti, Head of Research, Europe di WisdomTree
Anche se le crisi e i cigni neri possono verificarsi più frequentemente di quanto ci piace credere, raramente questi hanno avuto un impatto sul quotidiano così profondo come quello avuto dalla pandemia di Covid- 19. Grazie a ciò, alcune aziende che si occupano di cloud hanno performato particolarmente bene nel 2020.
Zoom: con un rendimento di oltre il 145% rispetto all’inizio dell’anno, è diventato un vero e proprio asset per il lavoro e la vita sociale di molte persone. Gli “appuntamenti su Zoom” hanno davvero un valore nel mercato della videocomunicazione.
Everbridge: con rendimenti di oltre al 100% rispetto all’inizio dell’anno, Everbridge, che fornisce servizi di comunicazione/avviso in caso di eventi di natura estrema, ha fatto passi da gigante nella fidelizzazione di nuovi clienti.
Ma come stabiliamo cosa rende davvero solida una società in questo settore? Secondo WisdomTree, cinque indicatori determinano il successo di una società che si occupa di cloud:
• il Committed Annual Recurring Revenue (Carr) è sempre importante monitorare come le aziende stiano andando per quanto riguarda le entrate regolari. Una crescita del CARR più forte equivale ad un’azienda cloud più forte;
• il Cash Flow o flusso di cassa, la conversione dei ricavi in liquidità è importante nel momento in cui le società cloud considerano le opportunità di investimento future;
• il periodo di recupero del costo di acquisizione del cliente è il tempo necessario affinché un nuovo cliente generi un valore sufficiente a ripagare i costi di vendita e di marketing necessari per conquistarlo. Per una società cloud è difficile finanziare la crescita se tale valore è superiore a 36 mesi;
• valore a vita del cliente è il valore netto dei flussi di profitti ricorrenti attesi da un determinato cliente, meno i costi per la sua acquisizione;
• churn, termine con cui si definisce il tasso di rinnovo dei clienti. Se una società cloud è in grado di ottenere molti rinnovi e aggiornamenti dei servizi, questo può essere un fattore molto positivo.
Un potenziale illimitato?
A nostro avviso, i vantaggi del software e del modello di business delle aziende cloud hanno storicamente portato a margini, crescita, flusso di cassa e caratteristiche di efficienza migliori rispetto alle aziende di software non cloud.
Attualmente ci sono migliaia di aziende private cloud e 86 di esse sono considerate “unicorni”, aziende valutate più di 1 miliardo di dollari. Vedere questo ecosistema attivo è un modo per pensare al futuro potenziale del cloud, in quanto molte idee disruptive e innovative provengono proprio da queste nuove aziende. Entro il 2030, probabilmente il cloud sarà in grado di alimentare oltre l’80% dei software aziendali.
Con un tale potenziale, è evidente l’appeal che tale settore esercita sugli investitori. Il cloud computing potrebbe essere una strada per un’esposizione più specifica alle aziende tecnologiche con una diversa tipologia di prospettive di crescita nel prossimo decennio.
Sebbene il Nasdaq 100 abbia un’esposizione alle aziende cloud, esiste una differenza sostanziale tra un approccio diversificato al settore tecnologico – dove alcune aziende si occupano del cloud e altre no – e un approccio in cui ogni azienda si concentra sul cloud come principale strategia di business. Riteniamo che molti investitori abbiano una teoria specifica sul cloud: da qui nasce la loro esigenza di una strategia specifica in grado di rispecchiare la loro visione.