Pir, raccolta fondi a -234 milioni nel primo trimestre

In base ai dati ufficiali di Assogestioni nel primo trimestre del 2020 i fondi Pir hanno registrato una raccolta netta negativa pari a -234 milioni, rispetto ai -380 milioni registrati nel quarto trimestre 2019. L’asset under management totale promosso dai 71 fondi Pir (erano 69 a fine 2019) è pari a 15,1 miliardi di euro, in calo rispetto ai 18,7 miliardi di fine 2019 a causa
dell`andamento negativo dei mercati.

In termini di Aum il leader dei Pir rimane Banca Mediolanum con una market share del 27%, davanti al gruppo Intesa SanPaolo (24%), Amundi (20%), Arca (13%) e Anima (11%). In termini di singole categorie, si è ridotta l’incidenza sul totale Aum dei prodotti azionari al 24% (dal 28% del quarto trimestre 2019), mentre sono in aumento i bilanciati al 48% (dal 44%), con i fondi flessibili che restano al 27%.

La debolezza della raccolta sui Pir nel primo quarto del 2020 è stata legata alla crisi Covid-19 e al relativo calo dei mercati (Ftse Italia All-Share index a -29% nel trimestre) e aumento della volatilità, che ha portato i risparmiatori a disinvestire dai mercati. Inoltre l’attività commerciale e di marketing dei nuovi Pir era ripartita da metà febbraio, poi il contesto sui mercati è diventato più complicato.

Gli analisti di Equita si aspettano che nel secondo trimestre le reti torneranno a intensificare nuovamente gli sforzi commerciali sul prodotto Pir, dato che lo strumento resta molto valido. Inoltre il Decreto Rilancio ha approvato i Pir alternativi (specializzati in Pmi), che rappresentano uno strumento alternativo e complementare al Pir ordinario, a sostegno delle Pmi e dell`economia reale.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: