Il credito di maggior qualità ha già iniziato la ripresa

A cura di Andrey Kuznetsov, Senior Portfolio Manager per la divisione internazionale di Federated Hermes

Negli ultimi mesi, un insieme di fattori positivi ha sostenuto il sentiment di mercato riducendo in maniera significativa le aspettative di volatilità futura. La graduale riapertura dell’economia globale e i passi in avanti nel percorso di sviluppo di un vaccino hanno incrementato le prospettive di un’eventuale ripresa.

Insieme a un taglio della produzione del petrolio, tali aspetti hanno migliorato lo squilibrio tra domanda e offerta e il prezzo del barile è risalito dai suoi minimi, ma la ripresa continua ad essere un processo graduale. Sulla scia di tutto ciò, i responsabili dell’asset allocation hanno individuato nel credito un’asset class interessante. Lo dimostrano i flussi verso i fondi di investimento e gli Etf, con due segmenti quali l’investment grade europeo e l’high yield statunitensi che hanno flussi positivi da inizio anno. Tali flussi sono stati a loro volta sostenuti dalla solidità dell’attività del mercato primario in quei determinati segmenti di mercato e hanno migliorato il quadro fondamentale per gli emittenti in grado di prefinanziare le prossime scadenze e di accumulare ulteriore liquidità.

Da ciò è derivato un irripidimento delle curve investment-grade facendo affievolire i timori legati alle capacità di rifinanziare le prossime scadenze per le società che si muovono nel segmento investment-grade. A ben guardare, la ripresa del mercato sta rispecchiando la crisi del 2008/2009, quando il credito di qualità superiore ha aperto la strada dopo aver sofferto durante la prima fase del sell-off. Anche la stagione delle trimestrali è in pieno svolgimento, poiché gli investitori continuano a operare una distinzione tra le società meglio posizionate per resistere alla crisi legata al coronavirus e quelle che hanno poche opzioni a disposizione.

Sulla scia di tutto ciò, le società di qualità superiore si sono concretamente riprese dai minimi registrati durante il mese di marzo, mentre quelle di qualità inferiore sono ancora vicine ai loro punti più bassi (figura 1). Ciò suggerisce che i crediti con una prospettiva di base molto offuscata stanno ricevendo una sponsorizzazione limitata.

Con il più grande riequilibrio mensile ormai alle spalle – e con la prima stagione degli utili dell’anno che volge al termine – è probabile che nelle prossime settimane registreremo un continuo focus sui fondamentali bottom-up e su specifiche dinamiche settoriali.

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