Grecia, sorvegliata speciale

Come era stato pronosticato, la Commissione Europea ha approvato il piano di risanamento delle finanze pubbliche presentato dalla Grecia, ma con la clausola che il Paese sia posto sotto tutela dell’Unione.
Allo stesso tempo Atene sarà inoltre sottoposta ad un’azione legale da parte di Bruxelles per la produzione di statistiche non rispondenti al vero in merito all’entità del deficit e debito pubblico, su cui le ultime indiscrezioni vorrebbero veder gravare debiti nascosti per oltre 40 miliardi di euro, tesi smentita oggi dal governo ateniese.

Lo stato della finanza pubblica greca registra per il 2009 un rapporto deficit/pil al 12,7% e debito/pil al 120%. La Commissione Ue ha diffuso la sua raccomandazione che dovrà poi ricevere il via libera dall’Ecofin di febbraio: il rapporto deficit/Pil deve “ritornare in linea entro il 3% nel 2012”.
Per ottenere questo obiettivo il deficit dovrà essere tagliato nel 2010 del 4%, nel 2011 del 5,6% e nel 2012 del 2,8%, cui si aggiungerà un’ulteriore riduzione del 2% anche nel 2013.
“La Commissione raccomanda che la Grecia adotti un pacchetto di riforme strutturali per aumentare l’efficacia della pubblica amministrazione, mettendo in atto una riforma pensionistica e del sistema sanitario, migliorando il funzionamento del mercato del lavoro e del sistema di contrattazione degli stipendi”, scrive l’esecutivo europeo.

Secondo Bruxelles il piano è ”ambizioso ma realizzabile”, e gode del ”pieno supporto della Ue”.
Il Commissario agli affari economici e monetari, Joaquim Almunia, ha spiegato come, nei confronti  della Grecia “l’Unione europea abbia una comune responsabilità, siamo convinti che l’Unione Monetaria possa gestire da sola questo problema. Sono altrettanto convinto che se Atene agirà bene i mercati finanziari condivideranno la mia opinione”.
A scanso di equivoci, Almunia ha inoltre sottolineato lo status di “sorvegliato speciale” della Grecia: ”Il 16 marzo ci sarà la prima scadenza per controllare l’implementazione del piano”, afferma per poi scagliare la stoccata, in caso di deviazioni di rotta, ”chiederemo ulteriori misure di risanamento”.
In conclusione, la vicenda della Grecia con le sue statistiche inattendibili, ”ci ha convinti che nell’Eurozona dobbiamo migliorare il sistema di sorveglianza”, aggiunge Almu

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