Ombre sull’Europa. Fallisce asta bond portoghesi

Dopo Spagna, Grecia adesso scatta l’allarme Portogallo. Ieri è fallita l’asta di bond portoghesi. Infatti il Tesoro è stato costretto a ridurre da 500 a 300 milioni una emissione di titoli di stato a 12 mesi per cercare di “calmierare” l’improvvisa fiammata dei rendimenti lordi annui, schizzati all’1,379% rispetto allo 0,928% segnato all’asta del 20 gennaio scorso, pari a un aumento del 50%.

In questo modo lo “spread” con i titoli tedeschi è balzato in un solo giorno da 129 a 155 punti base, il livello più alto da aprile, facendo di nuovo allargare anche quello della Grecia.  L’agenzia che colloca i titoli di stato portoghesi ha deciso di ridurre l’emissione quando i rendimenti chiesti dagli investitori sono diventati troppo elevati. L’offerta più alta è salita addirittura sopra il 2%, un livello considerato inaccettabile. Resta il fatto però che l’asta non è andata in porto e questo alimenta le tensioni in vista della prossima emissione. 
 

I problemi di Lisbona si sono riflessi ieri sulle Borse dell’area. Quella di Lisbona ha ceduto il 2,8%,la maggiore flessione da ottobre, mentre la Borsa spagnola ha chiuso in rosso del 2,27% a causa del sensibile arretramento dei titoli di banche come Santander, Bbva e Popular, fortemente impegnate in Portogallo. E oggi c’è grande attesa, e tensione, in Spagna per l’esito della prevista asta di titoli a tre anni per un importo compreso tra 2 e 3 miliardi di euro.

 

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