Aiutare la Grecia? Costerebbe tra i 20 e i 25 miliardi

Nonostante i leader europei si dichiarino ottimisti sulla capacità del governo greco di riportare il deficit entro livelli sostenibili prima del 2012, non tutti vedono così irrealizzabile la possibilità che l’Europa tenti un salvataggio della Grecia.

Esperti del Fondo monetario internazionale stimano che un salvataggio convincente della Nazione egea potrebbe costare dai 20 ai 25 miliardi di dollari, e  il direttore generale del Fondo monetario Dominique Strauss-Kahn, ha detto ieri che l’istituto sarebbe pronto, se richiesto, ad aiutare la Grecia.
Il giornale francese “Le Monde” scrive che il governo greco non avrebbe ancora escluso del tutto l’idea di ricorrere all’aiuto dell’istituto, e altre voci, compresa quella del ministero francese dell’Economia, vorrebbero tenere la porta aperta per questa possibilità.

“Gli esperti del Fondo monetario stimano che bisognerebbe mettere sul tavolo circa 20-25 miliardi di dollari per rassicurare i mercati sulla solidità di un salvataggio della Grecia”, scrive Le Monde,
“Non ci immaginiamo proprio Parigi mettere a disposizione 3 miliardi di dollari per correre in salvataggio della Grecia. E Berlino avrebbe gli stessi problemi”, sostiene una fonte citata dal giornale.
Il quotidiano aggiunge anche che, mentre il commissario agli Affari economici e monetari dell’Unione europea Joaquin Almunia si è opposto all’idea di un aiuto del Fmi e il presidente della Banca centrale europea lo considera un’umiliazione, alcuni funzionari della zona euro vorrebbero continuare a considerarlo una opzione.
Tuttavia altri pareri, sempre all’interno della Bce, sembrano contraddire le tesi di Le Monde, sottolineando l’esistenza di una ferma volontà delle istituzioni europee di lasciare la Grecia al suo destino. Il presidente Jean Claude Trichet ha confermato come le mosse di Atene saranno mantenute sotto stretto monitoraggio, ma Jurgen Stark, uno degli uomini di punta della Bce, afferma che i mercati “rimarranno delusi” se pensano che altri pagheranno per salvare Atene, sola responsabile del proprio disastro, e il compatriota capo della Bundesbank, Axel Weber, ha aggiunto che sarebbe “politicamente impossibile” chiedere ai contribuenti europei di andare al salvataggio di un paese con le mani bucate.

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