Banca Imi assegna un buy a:
Ascopiave con target price di 23,60 euro (ha confermato l’intenzione del gruppo di perseguire la crescita per linee sia interne che esterne), Rai Way con prezzo obiettivo di 6,30 euro (Ei Towers ha nominato Nomura per la possibilità di vendita delle sue torri di telecomunicazione) e Telecom Italia con fair value di 0,62 euro (il presidente di Open Fiber, Franco Bassanini ha espresso stupore per le dichiarazioni del presidente di Tim, Salvatore Rossi, secondo cui l’Italia è l’unico Paese al mondo a non avere una rete fisica unica ma ad averne una mezza, e ha replicato dicendo che il modello di rete unica deve essere solo wholesale e non verticalmente integrato).
Fidentiis assegna un buy a:
Intesa SanPaolo con target di 2,0-2,2 euro (dopo i rilievi dell’Antitrust, le banche hanno rivisto l’accordo per l’acquisizione da parte di Bper del ramo di azienda del gruppo risultante dall’Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi, ampliando il numero delle filiali a 532 da 400-500 originariamente indicate, il meccanismo del prezzo è inoltre stato rivisto al minore importo tra il 55% del Cet1 del ramo e il 78% del multiplo implicito pagato da Intesa per il Cet1 di Ubi).
Mediobanca valuta outperform:
Banca Farmafactoring con target price di (il vice-segretario italiano del Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Paolo Baretta, ha dichiarato ieri che il Governo italiano ha chiesto all’europeo Commissione il rinnovo per i prossimi tre anni del regime dello split payment), (il vice-segretario italiano del Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Paolo Baretta, ha dichiarato ieri che il Governo italiano ha chiesto all’europeo Commissione il rinnovo per i prossimi tre anni del regime dello split payment), Cellularline con prezzo obiettivo di 6,50 euro (ha annunciato il lancio di Hi-Gens, una nuova custodia portatile per sterilizzare telefoni cellulari e altri oggetti personali), Coima Res con fair value di 9 euro (acquisizione di una partecipazione di minoranza nel fondo Porta Nuova Gioia), Garofalo Health Care con target di 6,20 euro (Confindustria ha pubblicato l’aggiornamento mensile sui termini di pagamento delle regioni agli operatori sanitari per il mese di aprile), Iren con obiettivo di 2,80 euro (in programma di investire 2 mld di euro entro il 2024 in maniera “sostenibile”) e Telecom Italia con fair value di 0,68 euro (secondo rumors stampa, la principale difficoltà per la realizzazione della rete unica sarebbe la governance).