Cellularline ha archiviato un 2019 in crescita, grazie anche all’acquisizione di Systema, ma le misure restrittive derivanti dalla pandemia del Covid-19 si riflettono sui conti del primo trimestre del 2020, che peggiorano rispetto ai già negativi risultati dell’analogo periodo dello scorso anno. Nel dettaglio, i conti del trimestre chiuso il 31 marzo 2020 hanno visto i ricavi in calo del 2,9% a 20 milioni e l’Ebitda in contrazione del 58% a 371 milioni, mentre l’Ebit ha aumentato il rosso da 1,5 milioni a 2,2 milioni ed il conto economico si chiude con una perdita passata da 1,6 milioni a 1,7 milioni. Ecco di seguito l’analisi di Market Insight.
Il modello di businessdi Cellularline
Cellularline, fondata a Reggio Emilia nel 1990, opera nel settore degli accessori per smartphone e tablet con i marchi Cellularline, PLOOS, AQL, MusicSound e Interphone.
Nel dettaglio, il Gruppo progetta, distribuisce e commercializza una gamma di prodotti suddivisi nelle seguenti linee:
- linea di prodotto Red, comprendente accessori per dispositivi multimediali (quali custodie, cover, supporti per auto, vetri protettivi, alimentatori, carica batterie portatili, cavi dati e di ricarica, cuffie, auricolari, speaker e prodotti tecnologici indossabili);
- linea di prodotto Black, comprendente tutti i prodotti e accessori legati al mondo delle moto e delle bici (quali, ad esempio, interfoni e supporti per smartphone);
- linea di prodotto Blue, che include tutti i prodotti commercializzati in Italia non a marchio Cellularline (prodotti SanDisk e Vivanco, ai quali si sono aggiunti, tra gli altri, da gennaio 2019, accessori Huawei e Samsung).
Nel 2019 è stata acquisita Systema, società specializzata nel canale Telco.
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