A cura di Dries Dury, International & Sustainable Equity Fund Manager di Dpam
Il medtech è un sotto-settore del settore sanitario. Per medtech si intendono generalmente due tipi di aziende: le aziende del settore bioscientifico e le società attive nell’area della strumentazione medicale. Le prime tipicamente producono apparecchiature diagnostiche per i laboratori e i reagenti necessari per effettuare tali test. Le aziende di strumenti medici sono di varia natura e producono tutti i tipi di strumenti, dagli apparecchi acustici, ai dispositivi chirurgici, agli strumenti per dentisti, ecc. Il settore sanitario ha un peso del 12% nel Msci World Index. Secondo le nostre stime, il medtech ne rappresenta circa un terzo.
Le aziende del settore scientifico in generale hanno resistito bene durante il crollo del mercato azionario innescato dalla pandemia. Alcune hanno persino ottenuto rendimenti stellari grazie alle prospettive di successo dei test per il rilevamento del Covid-19. Un esempio è la società italiana Diasorin, che quest’anno ha registrato una delle migliori performance tra le aziende in cui siamo investiti. Viceversa, molte aziende produttrici di strumentazione medica hanno registrato un forte sell-off, tra cui i produttori di apparecchi acustici, strumenti chirurgici o per dentisti. Amplifon, per esempio, è tra quelle società che ha visto il valore delle proprie azioni dimezzarsi.
Durante questo periodo che ha caratterizzato la nostra quotidianità, in cui la digitalizzazione ed il cloud sono passati dall’essere l’eccezione a diventare la regola, le società medtech hanno goduto di tale trasformazione culturale. Queste aziende si caratterizzano in genere per un’elevata redditività, buone prospettive di crescita e stabili flussi di ricavi. Questo le rende di alta qualità e con un valore che tende a crescere nel tempo. Il medtech annovera poi entusiasmanti innovazioni come la chirurgia robotica o il sequenziamento genetico, che saranno sinonimi di ricavi per gli anni a venire. Inoltre, la Cina ha l’obiettivo strategico di affermarsi come nazione leader nel settore farmaceutico, dovendo quindi investire massicciamente sui laboratori. Le aziende medtech tendono ad utilizzare un modello di business sanitario basato sul valore, soffrendo quindi meno delle aziende farmaceutiche a causa della pressione politica legata all’aumento dei costi sanitari. Per tutte queste ragioni in Doam abbiamo investito in diverse aziende nello spazio medtech.
Quest’anno, sfruttando le opportunità d’investimento create dal Covid-19, abbiamo rilevato partecipazioni in tre società medtech. Boston Scientific e Edwards Lifesciences sono esempi di aziende con un’esposizione agli ospedali le cui azioni hanno subito un pesante sell-off. Tuttavia, le procedure chirurgiche su cui si basa il loro fatturato possono essere rinviate solo per un periodo di tempo limitato. Ecco perché crediamo che il crollo del prezzo delle loro azioni abbia fornito una buona opportunità d’ investimento in queste aziende di prima qualità ed esperte in chirurgia non invasiva. Le operazioni chirurgiche non invasive, come ad esempio la possibilità di innestare una valvola sintetica nel cuore attraverso una piccola incisione nella gamba, presentano evidenti vantaggi per i pazienti e per i chirurghi.
Un altro esempio è Align Technology, il cui prezzo delle azioni è crollato quando le persone hanno momentaneamente rinunciato ad andare dal dentista, ma le prospettive a lungo termine rimangono eccellenti. Align Technology ha creato il mercato degli allineatori dentali trasparenti oltre 20 anni fa: un’alternativa ai tradizionali fili metallici e ai supporti utilizzati per raddrizzare i denti disallineati. La penetrazione del mercato globale di tali strumenti è solo dell’11%: ciò comporta lunghe prospettive di crescita. Align Tech ha una quota di mercato molto elevata ed è leader grazie alla sua tecnologia ed ampia base di scanner digitali. Anche questi strumenti infine, risultano altamente vantaggiosi per i pazienti, poiché meno visibili e removibili, ma anche per i dentisti e gli ortodontisti, perché permettono di curare un maggior numero di persone in minor tempo, a beneficio della redditività.