Piano a metà dell’Europa per la Grecia

Non ad un salvataggio immediato, no al piano franco-tedesco e nemmeno a quello europeo. Il summit che si è tenuto ieri a Bruxelles si è concluso con una semplice dichiarazione d’intenti dei leader Europei a sostegno della Grecia. E a sostenere il partito del “no”, secondo il The Guardian di questa mattina, sarebbe stato in particolare il cancelliere tedesco Angela Merkel: “La Germania ha tirato a secco il freno dell’assistenza finanziaria”, scrive il giornale citando un importante funzionario Ue, “sul terreno e su quello di principio”.

Nel testo letto dal presidente del consiglio europeo Herman Van Rompui, e che secondo il Sole 24ore sarebbe stato redatto, oltre che dalla Merkel, dal presidente francese Nicolas Sarkozy, l’Ue in sostanza si impegna ad agire “quando necessario”: “Tutti i membri della zona euro – recita il documento – devono attuale politiche nazionali sane e conformi alle regole concordate. Essi hanno una responsabilità condivisa per la stabilità economica e finanziaria della zona”.  L’Unione dà “pieno sostegno agli sforzi del governo greco e al suo impegno di adottare tutte le misure necessarie, in modo rigoroso e determinato” per garantire l’attuazione del suo programma di stabilità e la riduzione del 4% del deficit nel 2010. La Commissione Ue, insieme alla ce ne sorveglierà “strettamente” l’attuazione e “proporrà le misure addizionali necessarie appoggiandosi sull’expertise tecnico dell’Fmi”.

Una prima valutazione verrà fatta il 16 marzo, prima della prossima emissione di bond greci. Gli Stati, infine, prenderanno “misure precise e coordinate, se necessario, per preservare la stabilità finanziaria della zona euro nel suo insieme”.

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