Reno de’ Medici ha chiuso i primi tre mesi del 2020 con ricavi in diminuzione dello 0,6% a 182,6 milioni, ma le dinamiche dei prezzi della fibra vergine e della carta da macero hanno permesso all’Ebitda di crescere del 5,7% a 20,1 milioni e all’utile netto di aumentare del 18% a 9,4 milioni. Nel contempo le prospettive per il prossimo trimestre non sono negative, ma la pandemia da Covid-19 ripropone le incertezze sul futuro dopo un 2019 complesso. Ecco di seguito l’analisi di Market Insight.
MODELLO DI BUSINESS
Reno De’ Medici Group è un produttore di cartoncino patinato da base riciclata nonché di cartoncino da fibra vergine. Il gruppo opera nei tre segmenti di mercato:
- WLC (White Lined Chipboard): è il cartoncino patinato da imballaggio su base di fibre riciclate, dove opera anche la spagnola Barcellona Cartonboard, acquisita a fine ottobre 2018;
- FBB (Folding Box Board): è il cartoncino per astucci pieghevoli su base di fibre vergini prodotto dalla controllata francese La Rochette;
- specialities destinate al luxury packaging e all’editoria, destinati principalmente all’alimentare (59%), al settore farmaceutico e domestico (9%) nonché alle applicazioni grafiche (5%).
Il gruppo possiede stabilimenti produttivi in Italia, Germania, Francia e Spagna e uffici commerciali in vari Paesi tra cui Italia, Germina, Francia, Spagna, Uk, e Polonia.
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