Nexi, l’aumento dell’uso della moneta elettronica spingerà ancora il titolo?

Il governo tira dritto sulla caccia al contante e dal primo luglio scatta il primo ribasso all’utilizzo dello stesso da 3 a 2mila euro al mese (per la precisione a 1.999,99 euro), che dal gennaio 2022 si ridurrà a soli mille euro al mese (999,99), soglie sopra le quali scattano le segnalazioni automatiche che possono portare ad un accertamento fiscale. In parallelo sempre dal primo luglio partirà un credito d’imposta del 30% sulle commissioni pagate da commercianti e professionisti che accettano transazioni con carte o altri strumenti elettronici.

Credito che spetta se i ricavi o i compensi dell’anno d’imposta precedente non hanno superato i 400.000 euro. Nessun credito d’imposta è invece previsto per le famiglie, su cui dunque ricadrà il maggior onere dell’utilizzo di denaro elettronico anziché contante, ma al momento nessuno sembra preoccuparsene e dunque Nexi oggi apre in deciso rialzo a Piazza Affari, con gli analisti di Equita Sim (che sul titolo hanno un prudente “hold” con target a 13,5 euro per azione, contro i 15,3 euro attorno a cui oscilla stamane il titolo a Piazza Affari) che sottolineano come “tali misure aiuteranno la transizione cashless che, del resto, è comunque in accelerazione dopo lo scoppio di Covid-19”.

Ai livelli attuali il titolo Nexi (ormai quasi a 9,5 miliardi di capitalizzazione) viaggia un buon 67% sopra di dove si trovava un anno fa, con quotazioni perfettamente allineate con il target price di consenso ed un prezzo pari ad oltre 38 volte gli utili per azione correnti. L’opinione degli analisti fondamentali è ampiamente positiva sul titolo, con 9 giudizi rialzisti e 7 neutrali (in larga parte a causa delle valutazioni già raggiunte).

Il giudizio degli analisti su Nexi

Gli analisti tecnici segnalano il permanere di Nexi in un trend fortemente positivo di brevissimo periodo, neutro/positivo a breve e a medio/lungo termine. Attualmente è consigliata una strategia rialzista con obiettivo attorno ai 16,10-16,15 euro per azione (con stop loss a 14,80 euro). Prime resistenze in giornata sono indicate a 15,50 e poi a 15,65 euro. In caso di ulteriore positività sul titolo nuovi test sono individuati a 16,00 e poi a 16,15 euro per azione.

Ulteriore conferma alla positività di medio periodo viene data dal permanere delle quotazioni sopra la media mobile veloce a 7 sedute (venerdì salita a 15,97 euro), a sua volta superiore a quella più lenta a 14 sedute (in chiusura di venerdì salita a 14,92 euro per azione), avendo entrambe le medie un’inclinazione positiva.

Nessuna indicazione significativa viene fornita dallo stocastico, poco sotto la metà della sua banda d’oscillazione, mentre l’indicatore di forza relativa (Rsi) ha assunto nuovamente valori superiori alla mediana, anche se per il momento non sufficiente a fornire indicazioni decise sul trend secondario, che tuttavia potrebbe già con la seduta odierna fornire un primo segnale positivo in caso di chiusura attorno o sopra i livelli visti in avvio di giornata.

Un ulteriore spunto operativo viene fornito dagli analisti tecnici di Websim, secondo cui in caso di prosecuzione del trend sopra i 17 euro, Nexi potrebbe poi accelerare e portarsi sull’obiettivo di 19 euro per azione, con possibile ulteriore estensione sino ai 19,9 euro per azione. In questo caso per chi fosse interessato a provare a operare si consiglia di porre un stop loss a 15,8 euro per azione. L’eventuale ritorno dell’ipotesi di aggregazione con Sia di cui più volte si è parlato nei mesi scorsi potrebbe fornire l’occasione per un allungo delle quotazioni sino a tali livelli.

Nexi in Borsa negli ultimi 12 mesi

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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