STMicroelectronics si riavvicina ai 25 euro, sarà la volta buona?

Trovare nuovi spunti per un titolo come STMicroelectronics che ha già messo a segno un rialzo del 50% abbondante negli ultimi 12 mesi ovvero del 21% negli ultimi tre mesi non è facile, specialmente di questi tempi, ma a volte il flusso di notizie da parte di altri concorrenti può dare una mano. E’ il caso odierno in cui STMicroelectronics apre in rialzo del 2,3% risalendo sopra i 24 euro per azione dopo che Micron, gruppo statunitense leader nel settore delle memorie, ha annunciato risultati e guidance superiori alle attese, come segnalato da Equita Sim (che sul titolo hanno una raccomandazione di “hold” e un prezzo obiettivo di 25 euro per azione”).

Le raccomandazioni degli analisti su STM

“La crescita continua ad essere guidata dalla domanda per data center e gaming, a cui si aggiunge un recupero del segmento smartphone” commentano gli esperti, secondo cui la notizia ovviamente “è positiva per il settore, inclusa STMicroelectronics, che genera circa un quarto dei ricavi nel segmento smartphone”. In generale gli analisti fondamentali restano ampiamente positivi sul titolo, con ben 15 giudizi rialzisti, 6 neutrali e solo uno moderatamente ribassista (“underweight”) a causa delle quotazioni già raggiunte dal titolo a fronte di un target price di consenso che non supera i 22,3 euro per azione, complice anche la minore visibilità dei risultati dovuta alla pandemia di Covid-19, e ad un multiplo P/E non proprio modesto, pari a oltre 34 volte gli utili correnti per azione (stimati attorno a 70 centesimi di euro).

Ultimo in ordine di tempo è stato Bryan Garnier che ieri ha portato da “neutral” a “buy” il proprio giudizio e alzato da 24 a 27 euro per azione il target price, in previsione di conti trimestrali superiori alle attese di consenso che potrebbero trarre vantaggio dal cambiamento del focus verso i veicoli elettrici legato agli incentivi dei governi, oltre che degli sviluppi nel 3D sensing negli smartphone, settori su cui Stm appare ben posizionata.

Il quadro tecnico di STM

Anche così, essendo STMicroelectronics, con 21,35 miliardi di euro di capitalizzazione, uno dei pochissimi veri titoli “high tech” del listino italiano, in grado di muoversi in scia ai “fangman” americani, l’inserimento del titolo in portafoglio resta consigliabile per chiunque voglia mantenere un’esposizione al listino italiano. L’analisi tecnica viene del resto in soccorso, individuando in 24,5 euro per azione il prossimo target di breve periodo del titolo. Se poi ulteriori notizie positive dovessero favorire il proseguo del trend rialzista, si potrebbe aprire una nuova strategia al rialzo al superamento del 25,5 euro. In questo caso gli obiettivi potrebbero essere individuati in 27 euro prima e 28 euro per azione poi (una stop loss a 23 euro per azione sarebbe consigliabile).

In giornata il trend viene visto neutrale-positivo, dopo qualche presa di profitto nelle scorse sedute che sembrava aver in parte indebolito il trend di breve periodo (ma il pronto recupero dei volumi ad ogni rimbalzo dei prezzi indica che la forza del trend primario permane). Lo studio dello Stocastico e dell’indicatore di forza relativa (Rsi) evidenzia una divergenza, col primo che è scivolato nelle ultime sedute nella parte inferiore della banda d’oscillazione, mentre il primo si mantiene nell’area superiore, rendendo incerto il quadro di brevissimo periodo.

La discesa nelle ultime tre sedute dei prezzi appena al di sotto delle medie mobili poteva costituire un ulteriore segnale negativo, ma il pronto recupero odierno, se confermato in chiusura, riporta i prezzi sopra la media mobile veloce a 7 sedute (ieri a 23,8 euro) che si è comunque mantenuta al di sopra di quella più lenta a 14 sedute (ieri appena sotto i 23,7 euro). Vi è dunque la possibilità che una chiusura in deciso rialzo oggi possa fare da innesco per un recupero di forza di brevissimo periodo consentendo di tentare nuovamente l’attacco ai 25 euro per azione che già a fine aprile e poi ai primi di giugno aveva costituito una resistenza ardua da superare, tanto da portare a copiose prese di beneficio.

Il fatto che nel primo caso le quotazioni siano poi scese anche sotto i 22 euro mentre nel secondo si siano arrestate appena sotto i 23 euro prima di tornare a recuperare terreno potrebbe tuttavia essere interpretato come un segnale di forza, che necessita però di una definitiva conferma con la rottura della sopra menzionata resistenza in area 25 euro. Nel frattempo alcuni broker stanno migliorando le proprie stime e giudizi e anche questo potrebbe offrire un ulteriore supporto all’ascesa delle quotazioni.

Il trend di STM a Piazza Affari nel medio termine

A cura di Luca Spoldi, Cefa, 6 In Rete Consulting Ceo (www.6inrete.it)

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