Materie prime agricole, a giugno più caro lo zucchero del caffè

A cura di Nitesh Shah, Director Research di WisdomTree

Le materie prime agricole finora hanno avuto un anno impegnativo, subendo un notevole calo dei prezzi durante la pandemia. Alcuni prodotti agricoli di base hanno però iniziato a scuotersi dalla stagnazione. Ciononostante, la performance è stata ambivalente e rimane guidata da forze esogene.

Il caffè ha avuto un mese particolarmente complesso ed è sceso del 12,4%. Secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda), un forte aumento della produzione globale ha creato un surplus di offerta. Si prevede che le scorte saliranno al livello più alto degli ultimi 6 anni nel 2020, con il Brasile a contribuire per la maggior parte di questo aumento. Il Paese sta entrando nell’anno “on” del ciclo biennale delle colture di caffè Arabica, registrando quindi un aumento dei livelli di produzione. Inoltre, anche il caffè Robusta sta avendo una produzione record quest’anno. Questo incremento della capacità produttiva di uno dei maggiori player globali sta provocando una debolezza dei prezzi.

Lo zucchero, d’altro canto, ha vissuto un mese sugli scudi ed è aumentato dell’11,1%. Le condizioni meteorologiche avverse in diversi paesi produttori chiave hanno determinato quest’anno un calo dell’offerta. La Thailandia, che in genere è il quarto produttore e il secondo esportatore di zucchero, ha avuto l’impatto più grave a causa di condizioni climatiche particolarmente secche che hanno danneggiato la produzione dei raccolti. Secondo l’Usda, questa perdita di produzione è stata significativamente maggiore del calo della domanda durante la pandemia in corso. L’organismo statunitense, tuttavia, prevede un’eccedenza il prossimo anno se le condizioni meteorologiche rimarranno favorevoli e la produzione tornerà alla normalità.

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