Mercati finanziari in equilibrio (per ora) tra ottimismo e timori

“In astrofisica, il “punto di Lagrange” è quella posizione esatta nello spazio in cui la forza sprigionata dai campi di gravità di due corpi celesti, in orbita uno attorno all’altro, è identica. In altri termini, è quel punto nello spazio in cui i corpi celesti possono rimanere in equilibrio duraturo. Così appare oggi la situazione sui mercati che hanno alternato, nelle ultime due settimane, sedute rialziste e ribassiste all’interno di una fascia orizzontale in cui oscillano a breve e medio termine grazie all’esercitarsi di forze opposte”. Ad affermarlo è Enguerrand Artaz, gestore de La Financière de l’Echiquier, che di seguito dettaglia la propria view.

Nel breve periodo, gli investitori sono combattuti tra l’ottimismo suscitato dalle ultime pubblicazioni economiche e i timori di una forte recrudescenza della pandemia, soprattutto negli Stati Uniti. L’ISM Manifatturiero passato da 43,1 a 52,6, il PMI cinese dei Servizi da 55,0 a 58,4 mentre era dato in flessione, o la solidità del Report sull’occupazione negli Stati Uniti con una creazione di posti di lavoro ben superiore alle previsioni e un tasso di disoccupazione in calo … sono altrettanti dati incoraggianti che vanno ad aggiungersi ai PMI positivi in Europa pubblicati la settimana precedente e che alimentano le speranze di una ripresa a V.

Nel contempo, la situazione sanitaria rimane preoccupante

Molti Paesi emergenti come l’India, il Brasile e il Messico, stentano a contenere la pandemia e si assiste a un incremento dei casi in Paesi finora poco colpiti, come il Giappone e l’Australia. Ma è soprattutto sulla situazione negli Stati Uniti che tutti gli occhi sono puntati dove si è raggiunto un nuovo record con 53.000 nuovi casi giovedì e un incremento dei ricoveri ospedalieri a Houston e Phoenix. Secondo Anthony Fauci, medico responsabile dell’unità di crisi della Casa Bianca, la pandemia è di nuovo “sfuggita di mano” negli Stati Uniti portando alcuni Stati a sospendere le misure di riapertura post-lockdown. Dopo il Texas, la California ha appena annunciato una nuova chiusura di bar, ristoranti e cinema. Lo spettro di un nuovo lockdown più massiccio aleggia sugli Stati del Sud del paese, soprattutto sulla Florida e l’Arizona, dove i dati sono particolarmente preoccupanti.

A più lungo termine osserviamo la stessa dicotomia tra prospettive incoraggianti e timori di nuove difficoltà

Sul fronte della speranza, prendiamo atto del progetto di piano di ripresa europeo che potrebbe già essere approvato durante il vertice del 17 e 18 luglio, di un secondo piano di ripresa negli Stati Uniti pari a 1.000 miliardi di dollari atteso entro la fine del mese, o dei recenti progressi nella ricerca su un vaccino contro il Covid-19, con risultati positivi ottenuti da Pfizer e BioNTech durante i loro primi trial sull’uomo.

Campeggiano, tra i timori, la politica e la geopolitica. Le elezioni presidenziali americane porteranno sicuramente volatilità, dovuta in particolare alla prospettiva di un aumento delle tasse qualora venisse eletto Joe Biden. Non è nemmeno da escludere un ritorno delle tensioni tra la Cina e gli USA mentre l’applicazione autoritaria della legge sulla sicurezza decisa dalla Cina nei confronti di Hong Kong potrebbe servire da pretesto per nuove rivalità. Infine, l’ultimo trimestre potrebbe vedere materializzarsi i segni duraturi della crisi, tra fallimenti di aziende e piani di esubero che il sostegno governativo non può evitare completamente.

Finché le forze gravitazionali di questi diversi elementi continueranno ad equilibrarsi tra loro è molto probabile che i mercati applicheranno la tecnica ciclistica del surplace. Tuttavia, l’esperienza insegna che l’estate raramente è tranquilla sui mercati. Resta da vedere da che parte penderà l’ago della bilancia.

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