La crisi della Grecia, così come segnalava l’andamento dei CDS, si è allargata ad altri Paesi periferici, andando a indebolire ulteriormente la valuta unica europea; nonostante le rassicurazioni di esponenti della BCE, è probabile che gli attacchi speculativi ai Paesi periferici dell’area continuino almeno per un certo periodo di tempo, continuando a contribuire alla debolezza del cambio euro/dollaro. Oramai i livelli tecnici e i supporti più vicini sono stati raggiunti, ragion per cui a questo punto è possibile un rimbalzo del cross che, nel caso avvenisse, avrebbe spazi fino in area 1,41/1,415, livello che non intaccherebbe la view oramai negativa di medio periodo; sotto 1,36, invece, il trend ribassista potrebbe accelerare e giungere agli approdi successivi in area 1,34 prima e 1,32 in seguito. Continua a fornire segnali di forza il cambio dollaro/real, avvalorando l’ipotesi di un’inversione di tendenza di medio periodo; sopra 1,92 sono possibili allunghi in area 1,99 prima e 2,09 in seguito (obiettivi di medio periodo) ma bisogna prestare attenzione al supporto posizionato a 1,78, sotto il quale vi sarebbe un ritorno alla debolezza.
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Euro e real in balia del dollaro
di Gianluigi Cesano