Bce, fermi a zero i tassi di interesse. “Approvare il recovery fund in tempi rapidi”

La Banca Centrale Europea lascia invariati i tassi d’interesse: il tasso principale rimane fermo a zero, il tasso sui depositi resta a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Lo ha comunicato la stessa Bce al termine della riunione di politica monetaria.

Dopo le massicce misure messe in campo contro la crisi pandemica, il Consiglio direttivo ha confermato a 1.350 miliardi di euro l’ammontare del nuovo programma di acquisti di titoli (Pepp), varato nel marzo scorso (con 750 miliardi di euro) e poi potenziato (a giugno, con altri 600 miliardi) in risposta alla pandemia di Covid. Come deciso a giugno, queste operazioni proseguiranno almeno fino al giugno 2021 e comunque “finché il Consiglio direttivo non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus”. Secondo la Bce, il Pepp allenterà ulteriormente l’orientamento generale della politica monetaria, sostenendo le condizioni di finanziamento nell’economia reale, specialmente per le imprese e le famiglie.

Lagarde: il recovery fund sia approvato rapidamente

La presidente della Bce Christine Lagarde, in conferenza stampa, ha detto che l’Eurozona necessita ancora di “un ampio stimolo monetario” e ha anche auspicato che i Paesi possano rapidamente trovare un’intesa sui sostegni economici messi a punto per sostenere l’emergenza. “E’ importante per i leader europei raggiungere rapidamente un accordo per un pacchetto ambizioso” di misure di contrasto alla pandemia di coronavirus, ha detto Lagarde, sottolineando che il recovery fund “deve essere approvato il prima possibile”, agguiungendo che questo deve essere “fermamente inserito in solide politiche strutturali concepite e realizzate a livello nazionale” e che “possono contribuire a una ripresa più forte, veloce e uniforme”, con l’accento “sugli investimenti in aree prioritarie come il green e la transizione digitale”.

Riguardo allo stato di salute dell’economia europea, la presidente Bce ha spiegato che gli ultimi dati “segnalano un recupero” dell’attività economica nell’area euro dopo il crollo di marzo e aprile, “anche se il livello dell’attività resta ben inferiore a prima della pandemia“: “A maggio e giugno, anche con gli allentamento dei lockdown si è verificato un recupero significativo ma diseguale”. E comunque l'”outlook resta altamente incerto”.

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