Scudo oltre i 100 mld con la proroga

 Manca meno si una settimana al termine della prima proroga dello scudo fiscale e già emergono i primi dati relativi a questa seconda scadenza. Gli intermediari bancari e finanziari confermano infatti che le richieste da parte dei clienti sono proseguite, seppure l’aliquota per la regolarizzazione sia salita al 6% dal 5% dello scudo ter partito il 15 settembre scorso.

Non è ancora chiaro quanto sarà l’ammontare preciso ma le stime degli addetti ai lavori fanno supporre che la sanatoria dovrebbe portare nelle casse dell’erario con questa nuova integrazione i 100 miliardi. Su queste cifre era già nata una polemica nei giorni scorsi tra i numeri diffusi da Bankitalia e quelli propri del ministero. Secondo infatti la banca centrale italiana lo scudo avrebbe riportato in Italia soltanto 85 miliardi, mentre per il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera “Lo scudo fiscale 2009 si è concluso con uno straordinario successo: 93 miliardi di euro rimpatriati in Italia ad ogni effetto e 2 miliardi regolarizzati”. Inoltre sulla incongruenza dei dati Befera ha spiegato che Bankitalia ha calcolato un ammontare di 35 miliardi perché non ha considerato i flussi diversi da quelli provenienti dall’estero (bonifici bancari). 

E in merito a questo nuova integrazione ci si aspettano ancora altri conteggi e altre polemiche. Secondo alcuni infatti le nuove operazioni sono state soprattutto di conguaglio, oppure hanno riguardato il rimpatrio giuridico di immobili detenuti soprattutto nei paradisi fiscali della black list italiana. Comunque sia sembra dominare l’ottimismo. Molti ritengono che con le due nuove scadenza, una prossima (28 febbraio) e l’altra ad aprile, l’Erario potrà raggiungere i 100 miliardi che tanto auspicava. 

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