Radici, nuovo piano per crescere nel post Covid. L’analisi di Market Insight

Radici ha presentato di recente il nuovo Piano Industriale triennale, fornendo i dati previsionali al 2022 pur in un contesto come quello attuale dominato dall’incertezza in un’ottica di massima trasparenza verso tutti gli stakeholders. La strategia del gruppo conferma l’impegno a crescere in tutti i principali mercati di sbocco attraverso prodotti innovativi ed ecocompatibili migliorando al contempo la marginalità. Il tutto mantenendo alta l’attenzione sulle tematiche ambientali, con una maggiore efficienza energetica e con soluzioni che rispondano alle esigenze dell’economia circolare. E i segnali delle ultime settimane hanno mostrato una significativa ripresa degli ordini, che fanno sperare in un recupero anche più rapido del previsto dopo lo shock causato dallo scoppio dell’emergenza sanitaria. Ecco di seguito l’analisi fondamentale su Radici a cura di Market Insight.

        1. Il Ceo di Radici, Ivan Palazzi, illustra le priorità strategiche
        2. La crescita organica: investimenti in efficienza produttiva e nella struttura commerciale
        3. Migliorare la marginalità
        4. Sviluppo prodotti innovativi e a basso impatto ambientale
        5. I risultati 2019: migliora la redditività e utile quadruplicato
        6. I target del piano industriale 2020-2022
        7. Le previsioni degli analisti
        8. Borsa

“Investimenti a sostegno della crescita organica, ridurre i costi con più efficienza per migliorare la marginalità e sviluppo di prodotti innovativi e competitivi che rispondano alle esigenze dell’economia circolare”

Sono queste le linee strategiche alla base del nuovo piano industriale descritte dall’Amministratore delegato di Radici Pietro Industries & Brands, Ivan Palazzi, “per cavalcare l’attesa ripresa del mercato dopo il calo previsto quest’anno a causa dell’emergenza Covid”.

La società è attiva nel settore della pavimentazione tessile di altra gamma, con un’offerta differenziata e personalizzata in quattro diversi segmenti: residenziale/contract, navale, sportivo ed automotive.

L’azienda è stata una delle poche a presentare un nuovo business plan per il triennio 2020-2022 pur in un contesto dominato dall’incertezza per gli effetti della pandemia globale, soprattutto per una realtà produttiva che ha la principale sede nella zona più colpita d’Italia nel cuore della valle Seriana, in un’ottica di piena trasparenza, responsabilità e collaborazione verso il mercato.

Il management è infatti fiducioso di poter rilanciare la crescita dopo lo shock causato dalla crisi sanitaria, anche se per Palazzi “potremmo anche migliorare gli obiettivi di fatturato quest’anno, specialmente se il trend di crescita degli ordinativi registrato nelle ultime settimane dovesse essere confermato nei prossimi mesi”.

Se il 2020 sarà inevitabilmente impattato dagli effetti della pandemia, con ricavi attesi in calo di circa il 30% a 41 milioni, il gruppo punta su un deciso ritorno alla crescita già a partire dal prossimo anno, attraverso investimenti mirati a una maggiore efficienza e al rafforzamento della struttura commerciale.

L’efficientamento energetico e l’aumento della produttività degli impianti dovrebbe consentire, inoltre, un deciso miglioramento della marginalità, sfruttando l’effetto della leva operativa e maggiori economie di scala.

Nel prossimo triennio, il fatturato è previsto in crescita a un cagr 2020-2022 del 29% con target al 2022 di 68 milioni. Ancora più significativo il progresso dell’Ebitda, che dovrebbe più che triplicare nell’arco di piano passando da 1,4 milioni quest’anno a 6,7 milioni nel 2022, con una marginalità poco sotto al 10%.

Target sostanzialmente condivisi anche dagli analisti che, nonostante l’incertezza dello scenario di breve periodo, sottolineano la solidità del modello di business che dovrebbe consentire di approfittare al meglio della attesa ripresa futura della domanda.

Da sottolineare che Radici è una delle poche realtà presenti sul mercato Aim che si avvale della copertura di tre broker, Banca Finnat, Banca Profilo e Cfo Sim, che esprimono tutti giudizio ‘buy’ sul titolo a conferma della fiducia nelle prospettive future del gruppo.

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