Poste Italiane perde quota, Francesco Caio rischia il posto per motivi politici?

GOLDMAN SACHS ALZA IL TARGET PRICE – Goldman Sachs ha aggiornato le proprie stime su Poste Italiane, alzando il target price da 7,0 a 7,20 euro per azione e confermando la raccomandazione “neutral/attractive”. Intanto voci di stampa parlano di una riconferma in forse per l’amministratore delegato Francesco Caio, che poche settimane fa pareva dover andare a sostituire Mauro Moretti ai vertici di Leonardo ma che ora pare “semplicemente” non godere più dell’appoggio della maggioranza del PD.

MERCATO SOSTIENE CAIO – Questa interpretazione non piace agli analisti di Equita Sim, Banca Imi e Icbpi che ritengono concordemente che il mercato spinga per la conferma di Caio, visti i risultati conseguiti nella prima, complessa, fase di ristrutturazione e rilancio del gruppo, nonostante da giorni le diverse posizioni all’interno del Governo e della maggioranza “non lascino intravedere una linea d’azione chiara né sul rinnovo dei vertici, nè sul collocamento della seconda tranche” di Poste Italiane.

LA POLITICA PESA SUL TITOLO – Una situazione di crescente incertezza che finisce col ripercuotersi sul titolo, che stamane a Piazza Affari cala a 6,33 euro per azione, in rosso dell’1,71%, sempre più distante dai 6,75 euro per azione a cui il titolo era sbarcato in borsa nell’ottobre del 2015. Anche perché, notano gli uomini di Banca Imi, “il potenziale cambio del top management potrebbe ritardare l’esecuzione della ristrutturazione del business M&P” (posta e pacchi, ndr), oltre a ritardare la seconda tranche di privatizzazione  di Poste Italiane.

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