Sale la tensione tra Usa e Cina: le conseguenze sui mercati

A cura di Sébastien Galy, Senior Macro Strategist di Nordea AM

Dispersione nei dati finanziari

Una lezione che arriva da questa stagione degli utili è la grande dispersione dei risultati finanziari tra le banche. Le banche americane hanno ottenuto in generale buoni risultati, il trading di Bnp Paribas è stato eccezionale, mentre banche come Société Générale e Hsbc hanno attraversato un periodo difficile. Alcune, come Société Générale, hanno sofferto per la struttura dei portafogli di negoziazione, in quanto le società hanno annullato i dividendi; altre, come Hsbc, sono state maggiormente colpite dal peggioramento delle perdite sui crediti.

Diverse esposizioni commerciali tra le banche – sia che queste siano specializzate in derivati azionari come Société Générale, sia che abbiano un portafoglio di asset altamente diversificato, come JP Morgan – stanno generando un’ampia gamma di risultati. Le banche hanno tratto profitto dai derivati e da trend stabili, anche se i periodi di volatilità sono tipicamente molto positivi per le loro attività di market making. Poiché i trend dei mercati finanziari si faranno più complessi nei prossimi mesi, le prospettive di trading saranno più incerte per il settore, un punto che diverse banche hanno sottolineato.

Implicazioni

Con la dispersione destinata ad aumentare tra i comparti finanziari e gli altri settori maturi, l’importanza del ruolo del portfolio manager e dei suoi analisti aumenta considerevolmente. Queste figure si suddividono tra paesi, settori e banche, studiando prodotti, bilanci, linee guida e discutendo con il management spesso coinvolgendolo su questioni di Esg. Un ambiente più complesso presuppone un’analisi più approfondita e pazienza nell’attendere che il valore si concretizzi.

Tensioni Usa/Cina

Le tensioni tra Stati Uniti e Cina stanno aumentando, come ci aspettavamo, visti gli scarsi risultati del Presidente nei sondaggi. Il Segretario di Stato Pompeo sembra suggerire sanzioni potenzialmente simili a quelle imposte alla Cina dall’India, vietando un’ampia fascia di applicazioni cinesi, anche se Microsoft sta portando avanti i colloqui per l’acquisto di TikTok negli Stati Uniti, in Canada e in Australia. Da notare che il governo cinese mette al bando molte applicazioni occidentali come Facebook e ha già voluto ridurre i contenuti stranieri dalla sua rete e dall’economia pur incoraggiando gli investimenti stranieri. Le potenziali ritorsioni cinesi danneggeranno probabilmente i produttori di software statunitensi, ma è molto difficile sostituire software come quelli di Microsoft.

Un effetto collaterale di queste tensioni è che la condiscendenza della fase uno è probabilmente diminuita drasticamente. Le tensioni con la Cina molto probabilmente torneranno e svaniranno di nuovo ripetutamente. Il mercato riflette già in gran parte le aspettative di un governo democratico, dove le tensioni dovrebbero diminuire in modo significativo, anche se entrambi i Paesi rimarranno in conflitto.

Cosa significa?

Stiamo vivendo l’atteso aumento delle tensioni, ma questo non ci distoglie dalle nostre aspettative di un rimbalzo guidato dalla Cina per l’Asia Pacifico, poiché la domanda interna in quel continente è molto più importante che nei decenni passati. Il Caixin Pmi cinese di luglio di è stato migliore del previsto, segnalando una leggera espansione, i dati ad alta frequenza sono incoraggianti, così come le Pmi regionali dell’Asia Pacifico. Di fronte a queste tensioni, la Banca Popolare Cinese potrebbe nuovamente iniettare più liquidità e allentare le condizioni monetarie nelle prossime settimane, poiché ci vorranno molti mesi per invertire alcune delle misure adottate da questa amministrazione repubblicana.

Le tensioni sono positive per il dollaro e negative per l’euro, poiché gli investitori tendono a riacquistare il dollaro in un periodo di avversione al rischio. Altrettanto importante è il fatto che gli investimenti di portafoglio in Cina tendono a rallentare sotto tensioni come questa, il che significa che meno dollari in entrata sono venduti dalla banca centrale cinese per acquistare euro.

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