Il cielo è blu sopra le nuvole. I nuovi bond governativi e corporate sotto la lente

Particolare rilievo hanno avuto le minute della Fed, pubblicate in questi giorni, da cui si evince che saranno necessarie nuove mosse espansive a sostegno di un’economia che fatica a ripartire.

Le obbligazioni governative sotto la lente

Sui mercati per la parte governativa si sono consolidati nel mese di agosto i livelli raggiunti dopo gli ultimi interventi che hanno calmierato le speculazioni. Pertanto lo spread tra il nostro Btp decennale ed il Bund tedesco si è mantenuto in area 140. Il rendimento del Btp a dieci anni di riferimento (codice Isin IT0005403396) è rimasto sotto l’1%, mediamente in area 0.95% e questo è un dato significativo della stabilità e dei pochi scambi di queste ultime settimane.

A livello di aste ci sono state delle novità, infatti negli ultimi anni il Tesoro ha avuto la consuetudine di annullare quelle di metà agosto e quelle di metà dicembre. Quest’anno a causa della situazione di crisi generale creata dal blocco dell’economia, il Tesoro ha modificato la consuetudine, approfittando per fare cassa a livelli di rendimento bassi ed allungando la duration del debito. Sono stati collocati 2 miliardi del Btp 0.3% 2023 (Isin IT0005413684) e un miliardo del Btp trentennale 1 settembre 2050 con cedola del 2.45% (IT0005398406). Ai livelli di collocamento il rendimento effettivo di questo titolo è stato del 1.88%.

Poco anche dagli altri Paesi, con Francia e Portogallo con emissioni brevi, lo stesso anche per la Germania, che però ha aggiunto 1.5 miliardi di Bund trentennali con cedola flat (Isin DE0001102481). Collocato al prezzo di 101.53 che significa rendimento negativo dello 0.05%.

Il Land di Berlino ha emesso 250 milioni a tasso variabile euribor 3 mesi+0.7 con scadenza 2026 e taglio minimo da mille euro con multipli di mille. Isin DE000A289K89, rating tripla A e prima cedola in corso del 0.206%.

In “zona Cesarini” si è arrivati ad una risoluzione definizione per i titoli dell’Argentina. Infatti a poche ore dalla scadenza del 4 agosto, il governo argentino ed i principali rappresentanti dei comitati creditori, hanno raggiunto l’accordo per lo switch dei vecchi titoli da 65 miliardi di dollari, con una proroga per le adesioni fino al 28 agosto, con i nuovi titoli che saranno disponibili da settembre. Il raggiungimento di un accordo tra lo stato ed i creditori, dovrebbe aprire la porta anche a rapidi negoziati per i debiti locali delle Provincie che si erano allineate al governo centrale per le moratorie di cedole e rimborsi.

I nuovi bond corporate sotto i riflettori

La fase di emissioni corporate si è via, via affievolita nel corso del mese d’agosto, e i principali emittenti, soprattutto per la parte euro, si ripresenteranno nei primi giorni di settembre.

Comunque alcuni deal rilevanti ci sono stati, tra questi la società francese di componenti automobilistici Faurecia, con rating Ba2/BB+, che ha emesso un miliardo complessivamente, suddivisi su due scadenze. La prima nel 2025 per 300 milioni con cedola del 2.625%, Isin XS2209343495 e la seconda per 700 milioni ha scadenza nel 2028 con cedola del 3.75% (XS2209344543). Per entrambe taglio minimo da 100mila euro e multipli di mille.

Sempre in Francia la banca BPCE ha emesso 500 milioni a tasso variabile euribor 3m+0.6 con scadenza nel 2022. La prima cedola ha rendimento del 0.114%, taglio minimo di 100mila euro con multipli di 100mila, Isin FR0013528775.

Senior preferred da parte della DZ Bank, per 300 milioni con scadenza 2022 a tasso variabile euribor 3m + 100. Rating AA-/AA, taglio minimo da 100mila euro con multipli di 100mila, Isin DE000DFK0C38 e prima cedola in corso con rendimento 0.522%.

Tasso variabile anche per la Bmw Finance, con scadenza giugno 2022 per 500 milioni con tasso euribor 3 mesi +0.6, Isin XS2221879153 e taglio minimo da 100mila euro con multipli di 100mila.

Più consistenti alcuni deal in dollari, soprattutto multitranche su scadenze diverse, come per la società energetica Chevron, che ha emesso tre titoli da 750 milioni ciascuno, con scadenza 2025, cedola 0.687% (Isin US166756AE66). 2027 con cedola del 1.018% (US166756AL00) e infine la scadenza più lunga 2050 con cedola del 2.343% (US166756AH97). Rating Aa2/AA e per tutti i titoli taglio minimo da 2mila dollari con multipli di mille.

Super deal in dollari per la Visa, fornitrice dei servizi di carte di credito a livello mondiale, con rating Aa3/AA-. Il totale dell’offerta è stata di 3.25 miliardi di dollari, suddivisa in tre titoli con scadenza rispettivamente nel 2027, per 500 milioni con cedola del 0.75%, Isin US92826CAP77. Lo step successivo è con scadenza 2031 per 1 miliardo di dollari con cedola dell’1.1%, Isin US92826CAN20; mentre la size più consistente, 1.75 miliardi, è stata la più lunga, 2050 con cedola al 2% ed isin US92826CAQ50. Per tutte le serie il taglio minimo è di 2mila dollari con multipli di mille.

La società statale tedesca KFW ha emesso 2 miliardi di dollari con scadenza 2030 e cedola dello 0.75%. Massimo rating per l’emittente e taglio minimo retail mille dollari con multipli di mille. Isin US500769JG03 ed indirizzo dei proventi verso obiettivi di “green economy”.

A cura di Carlo Aloisio, senior broker

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