Investimenti, come classificare le strategie sostenibili

A cura di Morningstar

Fondi che escludono settori critici come le armi, gestori che integrano i fattori ambientali, sociali e di governance (Esg) nel processo di investimento oppure che intraprendono attività di azionariato attivo o che perseguono finalità di impatto ambientale e sociale, accanto alla ricerca di un ritorno finanziario. L’universo delle strategie sostenibili è ampio e variegato per cui non sempre è facile orientarsi.

I fondi sostenibili

Morningstar ha disegnato una classificazione per aiutare gli investitori a comprendere le caratteristiche di questa tipologia di fondi. Innanzitutto, si definisce “sostenibile” una strategia che, nel prospetto informativo o in altri documenti ufficiali, viene descritta come focalizzata sulla sostenibilità, l’impatto o i fattori Esg

Classificazione dei fondi sostenibili

Classificazione Morningstar dei fondi sostenibili

Il secondo livello

Un secondo livello di categorizzazione distingue tra:

– fondi Esg (principalmente incorporano i fattori di sostenibilità nel processo di investimento);
– fondi a impatto (ricercano, oltre il rendimento finanziario, un impatto misurabile su specifiche questioni come l’ambiente, lo sviluppo delle comunità locali o le diversità di genere);
– fondi ambientali (hanno il focus su settori come l’acqua, le energie rinnovabili, ecc.).

Il terzo livello

Il terzo livello di classificazione offre un ulteriore descrizione del fondo.

Fondi Esg
-Incorporazione dei fattori Esg: strategie che usano i criteri Esg nella selezione dei titoli ed esplicitano generalmente i criteri che utilizzano. Possono impiegare screening positivi e negativi e anche fare azionariato attivo (engagement).

Fondi a impatto
-Genere e diversità: strategie che mirano ad avere un impatto misurabile sui temi delle disuguaglianze di genere o etniche oppure che limitano i loro investimenti alle società che rispettano determinati requisiti sul tema.

-Low carbon/Fossil-fuel free: strategie che cercano di avere un impatto misurabile investendo in aziende a basse emissioni di carbonio o senza esposizione a fonti fossili, oppure che hanno un basso carbon risk, o comunque che cercano di ridurlo.

-Sviluppo delle comunità: strategie che mirano ad avere un impatto misurabile investendo in emittenti di titoli impegnati nello sviluppo delle comunità locali.

-Ambiente: strategie che investono in società che perseguono un impatto ambientale positivo.

-Altro: strategie ad impatto che non rientrano nelle precedenti categorie.

Fondi ambientali
-Energie rinnovabili
-Settore dell’acqua
-Settore ambientale in generale

Criteri di esclusione

Sono strategie che escludono determinati settori. Possono essere fondi sostenibili oppure che si limitano a non investire in alcune industrie, come ad esempio l’alcol, le armi, il tabacco, il carbone termale, ecc. Possono anche prendere a riferimento in modo esplicito accordi internazionali, come il Global compact delle Nazioni Unite o la Dichiarazione universale dei diritti umani, per investire in modo responsabile.

La classificazione delle esclusioni

Classificazione Morningstar dei criteri di esclusione dei fondi ESG

Differenze rispetto al Sustainability rating

La classificazione Morningstar dei fondi sostenibili non è da confondere con il Sustainability rating, che aiuta gli investitori a comprendere come i fondi stanno affrontando le sfide legate ai fattori Esg e viene attribuito indipendentemente dall’indicazione di un mandato socialmente responsabile nei documenti ufficiali. Il pilastro fondamentale è l’Esg risk rating, calcolato da Sustainalytics (società del gruppo Morningstar), per le singole società. Misura il grado in cui il valore economico di un’impresa potrebbe essere a rischio a causa di questioni ambientali, sociali o legate al governo societario. Permette quindi di valutare il rischio Esg finanziario e materiale presente nel proprio portafoglio di fondi ed Etf e confrontarlo con quello dei concorrenti. E’ espresso in globi, dove il giudizio migliore è cinque (basso rischio Esg) e il peggiore uno (alto rischio Esg).

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