Bce, tassi fermi. Trichet ripresa non uniforme.

Occhi puntati sulla decisisone di BCE e Boe. Quest’oggi infatti durante tra i governatori a Francoforte la Banca Centrale Europea dovrebbe annunciare che lascerà invariati i tassi di interesse che sono al minimo storico, ossia all’1%, ma dovrebbe anche qualche ulteriore dettaglio sulla rimozione degli stimoli monetari concessi nell’ultimo anno. 

Inoltre, la Banca centrale dovrebbe rivedere le previsioni su crescita e inflazione, che tuttavia non dovrebbero subire significative variazioni al rialzo. In assenza di sviluppi significativi sul caro vita, su cui i tassi sono il principale strumento di contenimento, Eurostat ha riferito ieri che a febbraio l’inflazione media si è moderata al più 0,9 per cento su base annua. Anche se nell’ordine del giorno le discussioni potrebbero toccare anche altre questioni più precarie, come le finanze pubbliche di alcuni paesi. E’ sicuro che si parlerà anche di Grecia e delle misure restrittive che il premier Papandreou ha deciso di attuare in risposta alle pressioni della Commissione Europea. E come non dimenticare anche la preoccupazione riguardo la situazione di Portogallo, Spagna e Irlanda. La decisione sui tassi è attesa alle 13 e 45, alle 14 e 30 Trichet terrà il consueto incontro con la stampa. 

Ma occhi puntati anche sulla decisione della Banca d’Inghilterra che quest’oggi dovrebbe dichiarare l’intenzione di tenere fermi i tassi. 

AGGIORNAMENTO NEWS 

La Banca d’Inghilterra ha lasciato invariati i tassi di interesse al minimo storico dello 0,5%. La decisione è in linea con le attese del mercato. L’istituto centrale britannico ha anche riconfermato a 200 miliardi di sterline il piano di acquisto di titoli di stato creato per sostenere l’economia del Paese. 
Anche l’Europa ha lasciato invariati i tassi. E Jean-Claude Trichet ha sostenuto che la ripresa in Eurolandia è avviata anche se con ogni probabilità non sarà uniforme e le prospettive sono incerte.

Secondo il presidente della Bce il Pil di Eurolandia crescerà in un range compreso tra lo 0,4% e l’1,2% nel 2010 e in una fascia tra lo 0,5% e il 2,5% il prossimo anno. E per quello che riguarda il 2011 il range di crescita ‘è stato rivisto leggermente al rialzo’.

 

 

 

 

 

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