Atlantia sugli scudi: vicino l’accordo con Cdp. Aspi vale 11 mld

Atlantia torna sugli scudi a Piazza Affari, dove attualmente segna un rialzo del +12,50% in scia alle indiscrezioni stampa secondo cui l’accordo con Cdp per la cessione di Autostrade per l’Italia (Aspi) potrebbe essere ormai vicino.

Nel dettaglio, oggi ci sarebbe un incontro fra i vertici di Cdp e di Atlantia sul dossier Autostrade per l’Italia (ASPI). L’accordo, nel dettaglio, prevederebbe l’uscita di Atlantia dal controllo di ASPI in due tappe: lo spin-off da Atlantia di un veicolo con il 70% di ASPI, (Atlantia controlla l’88% di ASPI), dove sarà effettuato un aumento di capitale da 6 mld di euro riservato a CDP e altri fondi. Il cash sarà utilizzato per 4mld a riduzione del debito di ASPI e per 2mld per acquisire il 18% nelle mani di Atlantia, con una valutazione di 11mld.

I giudizi e le raccomandazioni degli analisti su Atlantia

“Questa soluzione non penalizzerebbe Allianz e Silk Road, che hanno il 12% di ASPI, sarà però importante verificare se il CDA di Atlantia di domani prevederà anche questa fra le possibili soluzioni per lo spin-off di ASPI, inoltre, non è chiara la quota di CDP e dei fondi post-deal in ASPI per capire quale sia la valutazione pre-money della società” avvertono gli analisti di Equita che mantengono una raccomandazione “Hold” sul titolo Atlantia con target price di 15 euro, prevedendo uno sconto del 25% sulla fully evaluation e assumendo un valore implicito di ASPI a circa 6mld.

A luglio erano circolate ipotesi di un aumento di capitale di 3-4 bn riservato a CDP per il 33% di ASPI e che i fondi acquisissero direttamente da Atlantia una quota del 22%, con una valutazione implicita pre-money da noi stimata in 6-8 bn (9-12 bn post-money). L’operazione ipotizzata dai rumors stampa sembrerebbe più complessa: in ASPI il cash addizionale post-deal sarebbe comunque 4mld e quindi è importante capire la quota di CDP e dei fondi post-deal.

“L’operazione così organizzata dovrebbe comunque permettere ad Atlantia di ridurre il debito nella holding (5mld) ed ai suoi azionisti di poter avere direttamente azioni ASPI, beneficiando teoricamente dell`entrata di CDP, che permetterà una riduzione del rischio regolatorio” avvertono pii da Equita.

Secondo Bloomberg, la nuova intesa fra le parti prevederebbe ora lo scorporo del 70% di Aspi da Atlantia e la creazione di una nuova società quotata in Borsa che potrebbe lanciare un aumento di capitale da 6 miliardi finalizzato all’ingresso di Cdp e altri investitori. Con i proventi della quotazione, la newco potrebbe abbattere il debito e acquisire infine il 18% di Aspi che rimarrebbe in mano ad Atlantia.

Nel frattempo, la stampa riporta poi che la Commissione europea che monitora la vicenda Autostrade per l’Italia, riferendo che il 30 giugno un funzionario della DG Fisma, ha risposto alla lettera di reclamo contro il governo inviata dal fondo Tci. “La Commissione sta approfondendo il tema e le preoccupazioni sollevate” in merito al decreto Milleproroghe e “all’impatto sulla concessione autostradale accordata ad Aspi e in generale sul mercato Ue”, aveva scritto il funzionario il 30 giugno.

Il quadro tecnico di Atlantia

Atlantia ha oltrepassato di slancio in area 14 euro la trendline discendente e la media mobile a 50 sedute. Un movimento che, complice l’ancora ampia distanza dalla zona di ipercomprato tecnico dei principal indicatori e oscillatori, favorisce in prim abattuta il ritorno dei corsi a quota 16 (dove è posta una resistenza statica di medio termine) e in seguito, eventualmente dopo una fase laterale di consolidamento, a quota 17, dove lo scorso marzo era stato aperto un gap ribassista.

Attenzione però: è cruciale posizionare uno stop loss a quota 14.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!