Il punto tecnico sul mercato Forex di Giovanni Maiani

Prosegue la fase tendenzialmente ascendente dell’Euro nei confronti delle altre divise e osserviamo un trend di breve periodo “rialzista” o “moderatamente rialzista” in circa il 70% dei 33 casi presi in esame.

Inoltre, la divisa europea ha messo a segno nuovi massimi, spesso storici, nei confronti di altre valute come la lira turca (nuovo massimo storico) o il dollaro Usa (massimo relativo) e il won coreano (massimo relativo), ma l’elenco non è affatto esaustivo.

In controtendenza, invece, alcuni divise nordiche come il Danish Krone e il Norwegian Krone, o l’Australian Dollar e il British Pound che non hanno nulla a che vedere con le prime.

Per quanto riguardo gli scostamenti più importanti questi si sono verificati nei confronti del l’Australian Dollar (vedi sopra), del Colombian Peso, del New Zealand Dollar, del Norwegian Krone e sono tutti in recupero sull’euro.

 

Ci focalizzeremo, ogni settimana, a rotazione su un cross.

L’Euro vs Dollaro

L’euro nei confronti del biglietto verde ha messo a segno una serie di massimi relativi riportandosi, in questo modo, in corrispondenza dei valori di maggio 2018, e sta nuovamente per fare i conti con l’importante livello psicologico di 1.2000.

Ho scritto “importante”, non a caso, ma perché questo livello è stato interessato anche dai minimi relativi di luglio 2012, di giugno 2010 e di febbraio 2016; solo per citarne alcuni. Ora, 1.2000 rappresenta una resistenza, ma ciò non la rende più fragile. Anzi.

In effetti, l’immediato superamento di tale ultimo livello è tutto tranne che scontato in quanto l’euro si sta rafforzando, quasi senza interruzione, dal minimo di 1.0635 e, pertanto, potrebbe necessitare di una breve “pausa” che consentirebbe agli algoritmi di scaricarsi e agli acquirenti di prendere profitto.

Da notare l’allargamento delle bande della volatilità e la probabile prossima “utilità” di una speed line.

Lo scenario puramente tecnico rimane pertanto, e per ovvi motivi, orientato verso l’alto, ma ciò non escluso un’effimera correzione puramente fisiologica.

Imposto una strategia operativa di breve periodo includendo l’ipotesi di una breve flessione.

Long su tenuta di 1.1750 e sopra 1.2000 con obiettivi a 1.195/200 e 1.219, poi 1.235 e 1.2500 circa.

Short in caso di mancato superamento di 1.195/200 e sotto 1.175 con obiettivi a 1.180/75 e 1.155, poi 1.135 e 1.125/0.

La prossima settimana parleremo dell’Eur/Aud.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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