Nubi sui mercati: inflazione negativa in Eurozona, correzione per i titoli tech a Wall Street

A cura dell’advisory di Cassa Lombarda

Macro review

In Eurozona l’inflazione passa in territorio negativo, per la prima volta dal 2016, agitando lo spettro della deflazione. Il rallentamento nel recupero dell’economia del Vecchio Continente è certificato da vendite al dettaglio deboli, dalla disoccupazione in aumento e dagli indici Pmi in calo, seppur ancora in territorio espansivo. Negli Stati Uniti invece gli indici Pmi sono in netto recupero, con il manifatturiero tornato ai livelli pre-Covid, mentre continua il trend positivo del mercato del lavoro.

Obbligazioni

Movimento al rialzo per i rendimenti dei Treasury Usa, sulle scadenze più lunghe, dopo il positivo rapporto sull’occupazione che ha visto scendere la disoccupazione ben oltre le attese.

Azioni

Wall Street ha archiviato una settimana negativa, zavorrata dalle vendite dei titoli tecnologici che in precedenza hanno sostenuto la ripresa dai minimi toccati a fine marzo in piena pandemia. Il Nasdaq ha interrotto una serie di 5 settimane consecutive in rialzo, con il peggior calo settimanale da marzo. Il mese di settembre era tuttavia iniziato in rialzo con nuovi record storici per S&P 500 e Nasdaq, e con l’indice Dow Jones tornato sopra quota 29.000 punti per la prima volta da febbraio. Sui listini europei le perdite accumulate nell’ottava sono state inferiori in virtù della minor rilevanza del comparto tecnologico.

Valute e materie prime

Il dollaro si è dapprima portato sui minimi di maggio 2018 contro Euro, prima di ritracciare in scia alla preoccupazione della Bce per il suo apprezzamento. Hanno pesato le osservazioni del capo economista Bce, Philip Lane, per cui il tasso di cambio è rilevante per la politica monetaria. Dal picco di marzo il dollaro ha perso sinora circa il 10% contro il basket delle principali valute controparte. Petrolio in forte calo per un mix di fattori tra cui l’offerta che sta risalendo molto velocemente, nonostante la chiusura delle piattaforme Usa per l’uragano Laura, ed una domanda vista nuovamente in calo. Oro in calo per l’apprezzamento del dollaro.

Outlook

Giovedì prossimo ci sarà la riunione della Bce, con le attese per un mantenimento dei tassi ai livelli attuali. Gli analisti si aspettano possibili aperture all’ampliamento dei programmi di stimolo verso fine anno, in scia alle nuove previsioni macroeconomiche su Pil ed inflazione e l’intensificarsi delle previsioni al ribasso sull’outlook. Da monitorare inoltre come la Bce affronterà il tema del recente apprezzamento della moneta unica. Martedì riprenderanno i negoziati sulla Brexit, in stallo da svariati mesi, ed il primo ministro britannico Boris Johnson ha fissato al 15 ottobre prossimo la scadenza per raggiungere un accordo commerciale, altrimenti Londra lascerà la Ue senza un accordo. Da monitorare l’evoluzione dei contagi da Covid-19 con il numero che ha ricominciato a salire in Europa, in particolare in Spagna e Francia, anche se vengono effettuati più test rispetto all’inizio dell’anno. Anche in Germania e nel Regno Unito i casi sono aumentati ma finora i tassi di positività rimangono bassi. Tra i dati macro questa settimana da seguire la produzione industriale in Germania e l’inflazione di agosto in Cina e negli Stati Uniti. Lunedì Wall Street chiusa per il Labor Day.

Il commento ai dati della settimana dal 31 agosto al 4 settembre a cura di Marco Vailati, Responsabile Ricerca Investimenti

Eurozona: prezzi, occupazione e attività denotano una perdita di slancio del recupero dai precedenti minimi

In settimana è tornata la deflazione con il Cpi globale a/a negativo per la prima volta dal 2016. Questo solo in parte è dovuto allo spostamento dei saldi. La debolezza del ciclo è confermata dalle vendite in contrazione congiunturale e ancora 16% inferiori ai livelli di fine’19, dalla disoccupazione in aumento e dai Pmi in calo seppure ancora espansivi. Segnali che il recupero dai minimi perde slancio.

Stati Uniti, l’attività è quasi tornata ai livelli pre-Covid19 ma rallentano contributo di edilizia e passo mercato del lavoro che ha ancora molto da recuperare

In settimana l’attività mantiene sostanzialmente o accelera la velocità del recupero sia nel Manifatturiero, tornato quasi ai livelli pre-Covid, che nei Servizi (Fed Dallas, Pmi, Ism, vendite veicoli, ordini) e si amplia il deficit della bilancia commerciale. Viceversa rallenta la crescita dell’edilizia a causa della componente non residenziale. Infine il lavoro dà segnali misti, proseguendo il recupero ma rallentandone il ritmo, facendo consolidare il benessere dei consumatori.

Giappone: nonostante il sostegno monetario il ciclo stenta a riprendersi

In settimana, nonostante l’ulteriore accelerazione della crescita della base monetaria, testimonianza dell’impegno espansivo della BoJ, l’economia stenta a riprendersi. La produzione industriale, pur con il miglior incremento mensile della serie, resta in calo tendenziale. Le vendite frenano per il ridursi dei contributi governativi. La disoccupazione aumenta. I Pmi, pur migliorando, segnano il settimo mese consecutivo di contrazione.

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