Obbligazionario europeo, bond sovrani sugli scudi e alto rendimento in ripresa

“Il mese di agosto non ha agitato i mercati finanziari, come spesso accadeva negli anni pre-Covid. Al contrario, è stata confermata la costante reflazione visibile a livello globale già da aprile. La risposta della politica monetaria e fiscale globale continua a sostenere gli attivi rischiosi. Le performance del settore obbligazionario si distribuiscono piuttosto uniformemente intorno al livello zero”. E’ quanto nota Peter De Coensel, Cio Fixed Income di Dpam. Di seguito la sua analisi sull’obbligazionario europeo.

Performance da inizio anno dell’indice JP Morgan GBI EMU Unhedged: +2,44%. Con un rendimento dell’indice pari allo 0,31% (o 31 punti base) e uno yield-to-maturity medio ponderato a 10,19 anni e una duration di 8,52 anni, il settore dei titoli di Stato europei (EGB) ha ottenuto finora un grande risultato. Grazie agli sforzi della Bce (principalmente attraverso il Pepp), la convergenza dei tassi all’interno dell’Area euro è stata preservata. Per il resto del 2020 si prevede un ulteriore aumento della convergenza. Nel 2021, i mercati dovranno assorbire ogni trimestre da 40 a 50 miliardi di euro di offerta del Fer (Fondo europeo di ripresa economica). La presenza e l’eventuale estensione del programma Pepp consentiranno un’emissione ordinata senza esercitare un’eccessiva pressione al rialzo dei tassi.

Performance da inizio anno dell’indice IBOXX Euro Corporates Overall Total Return: +0,46%. Le obbligazioni societarie europee ad alto merito creditizio si erano completamente riprese a fine luglio dal sell-off del 7% di marzo. Con un rendimento dell’indice intorno allo 0,60%, una duration del tasso di interesse di circa 5,3 anni e uno spread di 5,4 anni, ci aspettiamo che la classe di attività mantenga i guadagni positivi degli ultimi 4 mesi del 2020. Chiaramente la differenza rispetto al settore ad alto merito creditizio statunitense sta nel profilo di duration. Infatti, ci aspettiamo che le imprese europee sfruttino la parte più lunga delle curve di credito per bloccare i livelli di finanziamento storicamente bassi. La domanda è assicurata, data la “desertificazione” osservata nei principali mercati dei titoli di Stato.

Performance da inizio anno dell’indice ICE Bank of America Merrill Lynch European High Yield: -1,93%. L’alto rendimento europeo è in fase di continua ripresa dalla brusca correzione del 13,2% di marzo. Agosto ha aggiunto un altro 1,5%. Poiché l’indice EUR ad alto rendimento offre un rendimento di circa il 3,95% per uno spread di 450 punti base, ci si potrebbe aspettare una piena ripresa entro la fine dell’anno. Un tale percorso richiederà un contesto di rischio stabile. Gli incontri di settembre tra la Bce e la Fed non scoraggeranno il sentiment. La preoccupazione maggiore risiede nell’incerto risultato delle elezioni presidenziali americane. Uno stallo sconvolgerebbe il sentimento degli investitori. L’accelerazione dei tassi di infezione da Covid-19 e i potenziali lockdown sono diventati meno probabili, ma, se si verificassero, potrebbero rapidamente trasformarsi in una fuga dal rischio costante. I tassi di default in Europa sono contenuti e dovrebbero rimanere al di sotto del 7% nel 2020.

Performance da inizio anno dell’indice Exane Eurozone Convertible Bond: +1,09%. Il mercato obbligazionario convertibile dell’Eurozona rappresenta il punto debole per gli investitori nel 2020. Ci aspettiamo che questo settore continui a funzionare in modo solido, dato che le aziende sfruttano questo mercato alla ricerca di capitali adatti sia agli investitori che agli azionisti esistenti. L’opzione azionaria combinata con le caratteristiche dei titoli obbligazionari vedrà crescere l’interesse istituzionale nei prossimi anni.

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