Geithner all’Ue: non penalizzate gli hedge

Tim Geithner, il segretario del dipartimento del Tesoro americano, ha consegnato un avvertimento diretto alla Commissione Europea riguardo ai piani regolatori per gli hedge fund e il comparto del private equity, che potrebbero causare un divario transatlantico discriminante per i gruppi statunitensi.
La lettera spedita da Geithner questo mese a Michel Barnier, membro della Commissione Europea per i mercati interni, chiarifica come l’Unione Europea potrebbe entrare in contrasto con Washington, se proseguisse con quella che gli Stati Uniti e il Regno Unito temono sia una legge protezionista.
Il dibattito sulla forma del futuro regolamento finanziario ha raggiunto un punto critico a Bruxelles. I diplomatici si stanno avvicinando ad un compromesso riguardo la radicale modifica che ha provocato irritazione nel comparto e ha preoccupato gli investitori istituzionali.
La bozza della direttiva Ue impone restrizioni più serrate sugli hedge funds, sulle private equities e su altri fondi d’investimento alternativi.
Questo ha causato un allarme a Londra, dove alcuni operatori hanno affermato che si tratta di un poco velato tentativo della Francia e della Germania di minare la supremazia britannica dei servizi finanziari.

Se i diplomatici europei raggiungeranno un accordo oggi, la direttiva potrebbe essere presentata al ministero delle finanze dell’Unione Europea Martedì prossimo. La proposta di regolamento deve infatti essere approvata dal legislatore europeo.
Mr. Geithner, nella sua lettera spedita il primo Marzo, insiste sulla necessità degli States e dell’Europa di lavorare insieme sui regolamenti per il settore dei servizi finanziari, e ha sottolineato l’impegno preso lo scorso autunno dal G20 di evitare misure discriminatorie in ogni risposta regolamentare alla crisi finanziaria.
Mr. Geithner, inoltre, ha avvertito che gli hedge funds americani, i gruppi di private equity e le banche potrebbero essere discriminate se la proposta di restringere l’accesso degli investitori europei ai fondi con sede esterna al blocco di 27 nazioni fosse inserita nella legge finale.
La direttiva potrebbe inoltre obbligare le private equities e gli hedge funds basati in Europa ad utilizzare soltanto la banche con sedi locali come depositarie.
Paul Myners, ministro inglese dei servizi finanziari, ha dichiarato ad un convegno incentrato sul private equity che avrebbe lottato “minuto per minuto e riga per riga” per difendere il libero movimento dei capitali.
Ma egli ha inoltre avvertito che “nessuno in questa stanza vuole concedere la direttiva che l’Ue chiede”.
 

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