In primis per quanto riguarda la Grecia dovrebbe essere approvato il piano di soccorso dell’importo di 25 miliardi di euro, anche se la questione ancora da definire e come poter erogare tale piano. O meglio da Bruxelles fanno sapere se l’intenzione è quella di non abbandonare Atene, ma ci farebbe bisogno della richiesta formale di aiuto da parte del ministro del Tesoro greco George Papacostantinou. Quest’ultimo vuole anche che le manovre varate per conquistare la fiducia degli investitori non siano sprecate e evitino in tal modo di inasprire il costo di accesso al credito. L’obiettivo è quello di condurre il rapporto deficit/pil all’8,7% in dicembre dal 12,7% del 2009.
Ma non si discuterà soltanto di Grecia. In programma ci sono anche nuove discussioni in merito alla necessità di vigilare con più rigore sui conti dei paesi dell’Unione, oltre che rendere più trasparenti i mercati finanziari e contenere la speculazione. A tal fine i ministri dovranno mettersi d’accordo su come “regolamentare” gli hedge fund. La propsta sul tavolo dell’Ecofin è quella di creare un passaporto europeo a cui legare la vendita degli hedge. Ma Londra sembra aver posto un veto. Insomma i fronti iniziano a delinerasi.