Lusso, ripresa migliore delle attese: Goldman Sachs promuove Ferragamo e Prada

Goldman Sachs rivede al rialzo le stime per il settore del lusso, sostenuto da una ripresa dei consumi più solida delle aspettative, in particolare in Cina e Stati Uniti. Il che potrebbe tradursi in un incremento nella quota di portafoglio che i gestori dedicano al comparto.

“Ora prevediamo che le vendite del settore caleranno quest’anno del 25% (anziché del 30%), ma ci attendiamo sovraperformance per i marchi dominanti (Louis Vuitton, Dior, Gucci, Hermès, Cartier). Continuiamo a prevedere una crescita del 15% nel 2021″, scrivono gli analisti di Goldman Sachs.

In particolare, l’assenza di viaggi dovuta alla pandemia di coronavirus impatterà sulle vendite globali del lusso per circa 75 miliardi di euro nel 2020, quando le vendite relative a questo canale saranno pari ad appena il 4% del totale contro il 30% del 2019. Per quanto riguarda il mercato cinese, inoltre, l’aspettativa è che la spesa complessiva nel settore torni ai livelli pre-Covid alla fine del 2022.

Come in altri settori, la pandemia ha accelerato la crescita della quota delle vendite online, che quest’anno sarà pari al 22% del totale, poco meno del doppio rispetto al 2019 e vicine al 25% previsto nel lungo periodio da Goldman Sachs. E proprio l’online sarà fondamentale per consentire alla Cina di raddoppiare le vendite nazionali attuali entro i prossimi cinque anni, dato il basso numero di store fisici presebnti nel Paese rispetto alla domanda.

Per quanto riguarda i singoli marchi, Goldman Sachs esprime una preferenza per i brand più noti e affermati, in quanto godono di una certa flessibilità finanziaria per sostenere gli investimenti futuri, così da beneficiare maggiormente della crescita nel momento in cui l’andamento delle vendite si normalizzerà.

“Aggiorniamo il rating di Ferragamo da neutral a buy e il target price da 11,7 a 14,8 euro – spiegano gli analisti di Goldman Sachs – in quanto riteniamo che il prezzo attuale implichi una crescita pari a zero, il che fornisce opportunità consistenti in futuro (flusso di cassa attualizzato in rialzo al 22%), mentre eleviamo il rating di Prada da sell a neutral con un target price alzato da 23,7 dollari di Hong Kong a 31,1 dollari, poiché vediamo un rapporto rischio/rendimento più equilibrato. Anche se il settore non è a buon mercato, specie per ciò che riguarda i multipli headline con un rapporto prezzo/utili stimato a 40 volte per il 2021 e 31 per il 2022 e con un rapporto ev/ebit rispettivamente di 27 e 21 volte, crediamo che sia in grado di evidenziare una crescita del 15% nel 2021, con un tasso composto medio annuo di crescita pari all’8% tra il 2021 e il 2025″.

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